Festa con un vescovo e il prete del cinema

Con monsignor Gelmi, ordinato 30 anni fa si ricorda il 70° di don Majer e il 20° di mons. Rudelli

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Data pubblicazione: 

04/07/2015
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Don Emilio Majer, monsignor Angelo Gelmi e monsignor Paolo Rudelli

Un’intera comunità pronta ad abbracciare sacerdoti che ne hanno accompagnato e onorato il cammino.
Solenni festeggiamenti domani a Gandino per quattro sacerdoti, in coincidenza con l’annuale ricorrenza dei Santi martiri patroni Ponziano, Valentino, Quirino e Flaviano. «Celebriamo – spiega il parroco don Innocente Chiodi – gli anniversari di ordinazione di vescovi e sacerdoti che a Gandino sono nati oppure hanno svolto il proprio ministero ». Alle 10 in basilica e successivamente in piazza Vittorio Veneto a cura del Comune verranno ricordati il trentesimo di ordinazione episcopale di monsignor Angelo Gelmi, rientrato dalla Bolivia dopo quarant’anni di impegno missionario (oggi residente alla Fondazione Piccinelli di Scanzo) e tre anniversari di sacerdozio.

Innanzitutto il settantesimo di don Emilio Majer, 93 anni, residente a Negrone di Scanzorosciate; poi il 45° di don Franco Bertocchi (nato a Gandino nel 1946, vicario interparrocchiale a Serina) e il 20° di monsignor Paolo Rudelli. Quest’ultimo, dallo scorso settembre, è stato nominato, da Papa Francesco, Osservatore permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa a Strasburgo. Nato nel 1970, monsignor Paolo Rudelli ha compiuto gli studi teologici alla Pontificia Università Gregoriana a Roma. Dal 2001 è entrato nel Servizio diplomatico della Santa Sede, a Quito (Ecuador) fino al 2003 e Varsavia (Polonia) sino al 2006. Nel 2005 è stato nominato cappellano di Sua Santità da Papa Benedetto XVI e successivamente ha lavorato presso la Segreteria di Stato a Roma.
Incarichi importanti anche per don Emilio Majer, fra i sacerdoti con maggior «anzianità di servizio» dell’intera diocesi. I gandinesi ne apprezzarono la verve poliedrica dal 1945 al 1961, quando fu vicario parrocchiale, mantenendo un legame affettuoso anche negli anni successivi, quando divenne per tutti «il prete del cinema ». Dal 1965 al 2008 ha infatti guidato il Servizio assistenza sale cinematografiche diocesano (Sas) e assunto ruoli di rilievo nazionale, come la presidenza dell’Acec (Associazione cattolica esercenti cinema) dal 1981 al 1999. Dopo Gandino è stato coadiutore a Santa Caterina in città dal 1961 al 1982 e parroco di San Pantaleone a Negrone di Scanzorosciate dal 1988 al 1998. «Se in chiesa parla solo il sacerdote – ripete da sempre don Emilio – nelle sale dei nostri oratori parla anche la gente. C’è dialogo, e questa è un’occasione preziosa per preevangelizzare. Molto spesso ho visto partecipare ai cineforum, anche attivamente, persone che non avevano mai messo piede in chiesa».
Sempre in occasione della festa patronale la Pro loco assegnerà il riconoscimento di cittadino benemerito, destinato a chi promuove Gandino e le sue bellezze. L’onore di ricevere la medaglia d’oro dalle mani del presidente Lorenzo Aresi, toccherà a Filippo Servalli, presidente della Comunità del mais spinato.

Autore: 

Giambattista Gherardi

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