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Si chiudono oggi a Gandino le celebrazioni in onore di San Francesco da Paola, venerato nell’antica chiesa di San Giuseppe e del quale ricorre quest’anno il sesto centenario della nascita.
Venerdì il simulacro del santo è stato portato in processione lungo le vie del centro storico, illuminato dai ceri, e trasferito nella basilica. A presiedere il rito era presente padre Francesco Lia, superiore provinciale dei Frati Minimi (fondati da San Francesco) per l’Italia settentrionale, affiancato dal prevosto don Innocente Chiodi e da altri sacerdoti. Attorno al trono processionale si sono riuniti a decine i componenti della Confraternita di San Giuseppe, guidati dal priore Danilo Donati. Si tratta di una delle quattro Confraternite ancora esistenti a Gandino, ha un’attiva sezione femminile e le prime notizie d’archivio relative alla sua presenza risalgono al 1516, esattamente cinque secoli fa.
In basilica la riflessione dopo la processione è stata guidata da don Maurizio Rota, assistente diocesano delle Confraternite. «La vita è una processione – ha sottolineato don Rota – che conduce tutti noi lungo le strade del mondo e del tempo, secondo un disegno divino cui dobbiamo rivolgerci con fede. Gesù Cristo resta il nostro esempio, così come ci ricorda il Vangelo di Giovanni: Via, Verità e Vita». Nel corso del settenario svoltosi in questi giorni, don Rota ha più volte richiamato l’esempio di San Francesco da Paola, «il Santo della carità», che da Paola (a metà strada fra Napoli e Reggio Calabria), giunse in Francia, dove morì a Tours il Venerdì Santo 2 aprile 1507. La Chiesa intraprese da subito l’iter per la canonizzazione che portò alla beatificazione nel 1513 e, nel 1519, alla canonizzazione proclamata da Papa Leone X.
A Gandino, in coincidenza con i festeggiamenti, è giunta la reliquia del santo, proveniente dal santuario-basilica dei Marinai di Genova. Si tratta del piccolo frammento di una costola, recuperato dopo che la tomba di San Francesco fu profanata nel 1562 dagli Ugonotti, che bruciarono il corpo. Oggi alle 17,30 la Messa in basilica sarà accompagnata dalla Corale Luigi Canali. La processione riporterà la statua nella chiesa di San Giuseppe. È prevista la partecipazione in divisa delle Confraternite della Val Gandino e di Cene. Domani alle 8, a San Giuseppe, Messa di ringraziamento per devoti e benefattori.