Ennesimo schianto sulla strada killer Motociclista ferito

Scontro auto-moto all’altezza dello svincolo per il Centro sportivo consortile: 18enne al Papa Giovanni

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Data pubblicazione: 

01/04/2016
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I soccorsi a Casnigo

Le sirene dell’ambulanza, i lampeggianti blu dei carabinieri e i soccorritori impegnati con un giovane ferito. Uno scenario purtroppo consueto si è ripetuto attorno alle 22,30 di mercoledì lungo la strada provinciale della Val Gandino, all’altezza dello svincolo per il Centro sportivo consortile di Casnigo. L’incidente ha coinvolto un’auto e una motocicletta, con in sella un diciottenne che ha avuto la peggio.
Non è nota la dinamica del sinistro, per il quale è intervenuta un’ambulanza della Croce Verde di Colzate che ha trasportato il ferito in codice giallo all’Ospedale Papa Giovanni di Bergamo. L’incidente ha riaperto le polemiche riguardo alla sicurezza della provinciale della Val Gandino, che soprattutto nel tratto di circa 3 chilometri fra Fiorano e Leffe (per la quasi totalità in comune di Casnigo) ha assunto per molti il nome di «strada killer ». Impossibile fare un bilancio preciso dei tanti incidenti avvenuti, ma sono una ventina le vittime e decine i feriti
 Il 27 febbraio scorso l’ultimo incidente mortale, nel quale ha perso la vita la giovane Luana Rossi di Casnigo, prossima alle nozze. Negli anni appelli e dichiarazioni d’intento si sono succeduti puntuali, così come le centinaia di like ai post sui social network. Su Facebook è nato addirittura un «Comitato amici delle Vittime sulla Provinciale 42 Lungo Romna», mentre nel 2013 ben 2.000 firme furono depositate in Provincia per ottenere dotazioni di sicurezza più elevate, illuminazione notturna e regolamentazione dei tanti innesti a raso creati in successione per i nuovi insediamenti commerciali.
A oggi l’ultimo (e sostanzialmente unico) intervento concreto è rappresentato dall’installazione di due dissuasori, i display che segnalano agli automobilisti la velocità eccessiva e l’opportunità di rallentare. È, in tutta evidenza, troppo poco.

Autore: 

Giambattista Gherardi

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