Emergenza Poste a Gandino: il sindaco alza la voce

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Data pubblicazione: 

08/02/2005
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Manca personale all’ufficio postale di Gandino, l’amministrazione comunale si mobilita

È ancora emergenza Poste a Gandino. Nelle ultime settimane, l'assenza di personale nell'ufficio postale ha ricominciato a creare forti disagi, tanto che diverse zone del paese non ricevono lettere e pacchi da diversi giorni, sopportando notevoli disagi.
Lo sfogo arriva dal sindaco Gustavo Maccari: «Negli ultimi anni - spiega il primo cittadino gandinese -, i cittadini e le aziende di Gandino sono stati fortemente penalizzati dai disservizi, praticamente ininterrotti, che le Poste hanno procurato nel tempo e ai quali non è mai stato posto un efficace rimedio».
Un problema che, infatti, si protrae ormai da diverso tempo e che non interessa solo Gandino, ma anche diverse zone di Bergamo e provincia. Risale infatti a luglio dello scorso anno la trattativa regionale per l'«emergenza Poste»: al Pirellone i segretari delle organizzazioni sindacali lombarde e i rappresentanti di Poste italiane si erano incontrati per discutere la cronica carenza di organico. L'appello dei sindacati bergamaschi era stato chiaro: necessario un aumento del personale di 50-60 persone. Una richiesta comunque limitata, in quanto per smaltire le giacenze accumulate negli uffici di città e provincia sarebbero serviti almeno un centinaio di portalettere. E Gandino era proprio tra i comuni con la situazione postale più grave.
«Bisogna considerare - continua Maccari - che in alcune zone è particolarmente elevata la presenza di aziende, che si trovano ad essere limitate da questo disservizio, con gravi ripercussioni su tutta l'attività produttiva, che già vive un momento di particolare congiuntura. L'Amministrazione comunale è già intervenuta in passato riguardo la questione e, con rammarico, ha dovuto essa stessa utilizzare soluzioni alternative per i servizi di notifica e recapito delle comunicazioni ai cittadini, che garantiscono servizi più efficienti a costi inferiori».
Nonostante il sindaco, più di una volta, abbia preso contatti diretti con il direttore dell'ufficio postale di Gandino e con i dirigenti provinciali di Poste italiane, «quello che si è riusciti ad ottenere - spiega Maccari, esasperato dalla situazione - sono state solamente promesse e dichiarazioni d'intento, cui non sono seguiti atti concreti».
Facendosi portavoce di tutta la cittadinanza, Gustavo Maccari fa un appello a Poste italiane: «L'Amministrazione comunale - conclude il primo cittadino - si fa interprete in modo forte e determinato del malcontento di tutti i cittadini gandinesi, che certo non possono dirsi orgogliosi del fatto che spesso le cronache indichino proprio nell'ufficio postale di Gandino una delle situazioni più problematiche dell'intero comparto postale provinciale. In qualità di sindaco, esprimo solidarietà al personale addetto alle Poste di Gandino, che si trova a fronteggiare la situazione con mezzi assolutamente inadeguati, e rinnovo a Poste italiane la richiesta di riportare, in modo duraturo e definitivo, il servizio di recapito a livelli consoni ed efficienti».

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