Elisabeth Cutler, canzoni e poesia

Riscoprire l'essenza del cantautore, ricercarne sonorità ed espressioni artistiche nella loro purezza, con protagonista la voce femminile, sono i binari su cui si muove «In fondo all'anima»

Pubblicato da: 

|

Data pubblicazione: 

13/01/2011
|

Letture: 

1230

Riscoprire l'essenza del cantautore, ricercarne sonorità ed espressioni artistiche nella loro purezza, con protagonista la voce femminile, sono i binari su cui si muove «In fondo all'anima». Progetto cantautorale iniziato anni fa al Circolo della Fratellanza di Casnigo, riprende il suo corso domani, alle 21, all'Auditorium della Biblioteca comunale di Gandino.
Ad aprire il sipario la poetica e personale musicalità dell'americana Elisabeth Cutler, accompagnata da Leo Garcia alla chitarra e Massimo Saviola al basso. A seguire sono previsti i concerti di altre cantautrici quali Martha Tilston, Cathryn Craig, Jo Hamilton e probabilmente anche Mary Gauthier. Ma le date sono in via di definizione. Nell'attesa sono di scena i sentimenti della cantautrice di Boston, vissuta e cresciuta artisticamente nel solco della tradizione musicale di Nashville. Elisabeth Cutler imbraccia la chitarra acustica e dalla sue corde esce tutta le melodia della West Coast, combinata a sonorità folk, pop, rock, jazz e blues. Voce profonda e pulita, delicata ma decisa, regala una miscellanea musicale capace di emozionare.
Come lei stessa dichiara: «La musica è sempre stata un posto sicuro dove esprimere me stessa e le mie emozioni. Musica e vita, di fatto, sono la stessa cosa». Chi l'ha ascoltata dal vivo afferma che le sue performance sono toccanti e schiette, connubio romantico di passione e intimità. La Cutler è donna risoluta, intuitiva e istintiva, orgogliosa della sua libertà, ricercata durante la rivoluzione culturale americana degli anni Sessanta e Settanta, quando era un'adolescente ribelle. Al contempo è consumata dall'inappagabile ricerca della bellezza, incarnata nella combinazione di amore e musica. Il suo destino da musicista prende forma all'età di quindici anni, quando studia chitarra jazz alla Berkelee School of Music di Boston, ma a determinare la sua strada è stato il trasferimento a Nashville nel 1988. Lei stessa scrive: «Vivere, studiare e ascoltare musica nella capitale della musica country mi ha insegnato a riconoscere e a scrivere una buona canzone e a capire che è la canzone, non il cantante, a fare la differenza». Tra il 1993 e il 1999 incide tre album dal pop acustico, «Elisabeth Cutler», «Bury The Ghost» e «Tower of Silence», che s'impongono sulla scena musicale indipendente americana. Nel 2002 arriva il quarto album «Hurricane of Change». L'ultimo suo lavoro «Slow release», pubblicato nel 2009, è stato registrato allo Star Studio di Roma, preferito anche da Sergio Cammariere, Grazia Di Michele, Morgan e Paolo Fresu. Prodotto da Filippo De Laura, primo album registrato in Europa, aggiunge nuove tinte musicali al suo stile.
«Dopo cinque album capisco che la creazione di un nuovo lavoro è l'esperienza più vicina alla maternità – afferma Cutler –. Questo disco così nuovo ora è pronto per camminare per le strade e confrontarsi con l'indifferenza, la disapprovazione e gli applausi. Bisogna lasciarlo andare. Si tratta di un rilascio lento». L'ingresso è gratuito.
Gandino Domani, ore 21

 

Autore: 

Daniela Morandi

Autore: 

webmaster
|