È l'asilo nido, il primo del paese, aperto da tre giovani imprenditrici

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06/03/2004
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Le tre giovani che hanno aperto l'asilo nido di Gandino (foto Fronzi)

Tre ragazze con il pallino per il sociale hanno aperto un micronido a Gandino. Sono Lidia Prussiani, 27 anni, di Albino; Emanuela Gherardi, 23 anni, di Leffe; Silvia Astori, 24 anni, di Cazzano S. Andrea: hanno letto i bisogni del territorio e hanno deciso di aprire il «Piccolo mondo» per i bimbi dai 6 ai 36 mesi. Domani l'inaugurazione ufficiale del «Nido in famiglia» con un open day dalle 10 alle 17.
La struttura, che ha recentemente aperto i battenti in via Ghirardelli 57 verrà presentata al pubblico di genitori con figli piccolissimi perché conoscano le opportunità educative e assistenziali offerte dal servizio che, per il paese, costituisce una novità assoluta. Gli abitanti di Gandino hanno la fama, guadagnata lungo i secoli, di persone operose. Un tempo non tanto lontano ogni casa riecheggiava del rumore dei telai sui quali si fabbricavano i panni e le coperte di lana. Oggi la comunità è cambiata, la coppia si è evoluta e l'esigenza del lavoro ha pervaso l'intera famiglia. Entrambi i genitori hanno una propria attività che pone problemi di cura e di accudimento dei figli. E non sempre ci sono i nonni o i parenti disponibili ad accudirli.
La mancanza di strutture per la prima infanzia era fino a ieri una carenza che poneva in crisi i nuovi nuclei familiari. Oggi a questa mancanza si è posto rimedio con la creazione di uno spazio riservato ai più piccoli «per crescere insieme». L'iniziativa si deve alle tre giovani educatrici Lidia Prussiani, Emanuela Gherardi e Silvia Astori: le prime due laureate, la terza laureanda in scienze dell'educazione. Hanno messo insieme le idee, l'esperienza acquisita in precedenza e la voglia di fare qualcosa per i piccolissimi. L'ipotesi del nido è nata cammin facendo circa un anno fa, e ha avuto il patrocinio e l'appoggio del Comune che ha messo a disposizione un appartamento dove sono stati ricavati la cucina, due stanze gioco, una stanza per il sonno, il bagno e un piccolo studio per le educatrici. Per ora i bambini iscritti, inseriti o in fase di inserimento sono quattro, mentre con altre tre famiglie sono in corso contatti che si concluderanno a breve.
«Sono diplomata in informatica - dice Silvia Astori -, ed ero orientata ad un altro settore; poi grazie al nuovo indirizzo di studi intrapreso nel campo dell'educazione mi sono appassionata all'ambito del sociale e, grazie all'amicizia con le colleghe maturata in precedenti attività lavorative, ho deciso di mettermi in gioco e mi sono lasciata coinvolgere nella nuova esperienza». Manuela Gherardi deve la spinta verso la nuova avventura alla sua formazione culturale: «I miei studi magistrali e universitari nel campo dell'educazione mi hanno portato naturalmente ad occuparmi di un ambito che mi entusiasma: per me è fondamentale lavorare con le persone, compresi i bambini». «Vengo da diverse esperienze educative - precisa Lidia Prussiani -, ma partire nel nostro primo lavoro in équipe con i piccolini è stata una scelta positiva perché si tratta di un'età importante per la formazione della personalità infantile».
Il nido in famiglia rimane aperto dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18 ma, in funzione delle esigenze delle famiglie, l'orario si protrae anche alle 21 e nella mattinata del sabato. L'inserimento dei bimbi è graduale nel tempo, con orari flessibili. La giornata tipo è scandita dal momento dell'accoglienza, dal gioco libero che coinvolge il bambino da solo o in coppia, da momenti di gioco strutturato, dal pranzo (il menù e i cibi sono preparati dalle educatrici) e dal riposo. I genitori possono essere presenti al nido per osservare i momenti di vita e le attività svolte dai loro figli e capire meglio, dai loro comportamenti, anche la loro personalità.

Autore: 

Franco Irranca

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