Per molti è stata l'irrinunciabile «maison» del dopoguerra, un riferimento che per stile e cordialità è stato un punto fermo del commercio gandinese.
Cessa l'attività a fine anno a Gandino, dopo mezzo secolo, il negozio di tessuti e abbigliamento di Quirino Savoldelli, sotto il porticato di piazza Vittorio Veneto. Il nome «Quirino» per i gandinesi è da sempre una garanzia. Nato nel 1930 e ancor oggi con il piglio di giovincello, Quirino scoprì il commercio in famiglia, quando la mamma gestiva un'analoga attività in via Bettera, a pochi passi dal sagrato della basilica. Lo slogan «tessuti e novità» ha sempre connotato le proposte commerciali di Savoldelli, uno che sapeva vendere semplicemente perché sapeva comprare. Proverbiali la sua attenzione ai particolari e la competenza nel valutare i tessuti, si trattasse di metraggi sfusi per confezionare tende e tovaglie o componenti base per camicie e pullover. Imperdibili le sue vetrine a tema, in occasione del Natale o per particolari ricorrenze, come avvenuto in occasione della recente adunata degli Alpini, quando un cuscino tricolore formato da centinaia di garofani freschi dominava le vetrine con i «ricordi di guerra» di amici e conoscenti. I suoi modi garbati sono l'indelebile tratto distintivo di una puntuale presenza, cui si è per anni affiancata anche la sorella Antonietta.
Dal giorno dell'Epifania la vendita di realizzo con aperture festive e la cortesia di sempre.
Dopo mezzo secolo chiude la «maison» di Quirino
11-01-2011