La storia di Alessia - la bimba nata l'altro ieri e rimasta senza corredino dopo l'incendio che sabato notte ha completamente distrutto la sua casa di vicolo Santa Croce a Gandino - ha commosso tutti. E nella giornata di ieri molti si sono mobilitati telefonando a casa dei nonni paterni e materni, al cellulare dei genitori o direttamente all'ospedale di Alzano per regalare un corredino nuovo alla piccola. «Ha chiamato una decina di persone - racconta la mamma di Alessia, Pamela Bernini -: molti sono amici di famiglia, altri invece sono mamme e papà della zona che non ci conoscevano ma che hanno pensato di farci avere il necessario per i primi giorni». Le telefonate sono arrivate da Cene, dove vivono i parenti e gli amici di Pamela Bernini, ma anche da Leffe e da Colzate: insomma la piccola Alessia, nata domenica alle 13 e registrata ieri mattina all'anagrafe di Gandino, nel giro di 24 ore si è ritrovata improvvisamente circondata da tanti «zii», che non hanno esitato a farsi avanti per regalarle tutine, bavaglini, fasciatoio e carrozzina.
«Hanno dimostrato una grande sensibilità - spiega il papà di Alessia, Fausto Picinali, 38 anni, che ha dovuto fare i conti con un incendio che gli ha devastato la casa - e ringraziamo tutti. Siamo molto dispiaciuti per quanto è accaduto alla nostra casa, ma con l'aiuto che di amici e familiari ricominciare sarà più facile». Per il momento Alessia e la mamma sono in ospedale, ma nei prossimi giorni saranno dimesse e andranno a casa dei genitori di Fausto Picinali, a Gandino. Picinali ieri è stato anche dai carabinieri per definire il verbale dell'accaduto: per il momento si esclude che l'incendio possa essere di matrice dolosa, ma nei prossimi giorni ci saranno nuovi sopralluoghi sul luogo dell'incendio che potrebbe essere divampato da casa di Picinali oppure da quella del suo vicino, Konte Cheisciou, l'operaio senegalese che sabato notte ha dato l'allarme.