Domenica senza bus: «Pagate e torneranno»

Val Gandino, la proposta della Bergamo trasportiI sindaci contrari. Oggi vertice in Provincia

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Data pubblicazione: 

03/02/2012
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Un bus della Sab in servizio a Gandino

«Basta che paghiate le spese». È questa in estrema sintesi la risposta ricevuta dai Comuni della Val Gandino, che a inizio dicembre avevano protestato per la totale cancellazione delle corse festive dei bus. Una sorta di «guerra fra poveri». La Bergamo trasporti est ha inviato nei giorni scorsi una lettera alle cinque amministrazioni comunali, segnalando la possibilità di ripristinare due corse, ciascuna di andata e ritorno, pagando però i relativi oneri, quantificabili in quasi 10.000 euro.
Vertice in Provincia
Questa mattina è in programma un nuovo incontro in Provincia, nel quale i sindaci intendono riproporre la loro contrarietà al piano e alla soluzione «a pagamento».
«Abbiamo sollevato un problema che riteniamo evidente – sottolinea il sindaco di Gandino Gustavo Maccari – e per il quale ciascuno di noi ha ricevuto lamentele dai propri cittadini. Siamo consapevoli del rigore necessario per limitare al massimo le spese degli enti pubblici e proprio per questo non abbiamo chiesto un ripristino completo delle corse. Abbiamo suggerito di attivare almeno una corsa domenicale, che evitasse l'isolamento della Valle, tenuto conto anche del rilancio turistico in atto e della necessità di persone anziane o senz'auto di scendere verso Bergamo, magari per far visita a degenti in ospedale».
Interlocutore dei primi cittadini di Gandino, Casnigo, Cazzano Sant'Andrea, Leffe e Peia era in prima battuta la Provincia, che aveva cancellato il servizio nell'ambito della razionalizzazione dei trasporti pubblici in Bergamasca, dopo i tagli del governo. Un incontro in Via Tasso con l'assessore a Viabilità e trasporti Giuliano Capetti, a dicembre, aveva dato qualche speranza ai Comuni delle Cinque Terre «di montagna». Capetti si era ripromesso di trovare margini di manovra, limando qualcosa in altri ambiti. Ha chiesto di attivarsi in tal senso a Sab Autoservizi con una lettera del 12 dicembre, che a inizio anno ha segnalato la disponibilità di cui sopra. «È stata valutata – scrive il presidente Franco Ferrada – la possibilità di ripristinare due coppie di corse nei giorni festivi (alle 8,30 e alle 13 da Albino a Casnigo via Gandino, con ritorni alle 9,10 e alle 13,40). Per le maggiori percorrenze derivanti dall'istituzione di tali corse, non essendo possibile far fronte mediante realizzazione di altri servizi, si intendono quantificare gli oneri conseguenti in euro 7.000 più iva a carico dei Comuni».
I sindaci contrari
La Provincia aveva segnalato lo scarso numero di utenti sulle corse festive in Val Gandino, ma i primi cittadini non ci stanno a sopportare l'ennesimo aggravio di spese.
«Al di là della cifra richiesta – sottolinea Maccari – parliamo di un servizio pubblico per il quale anche i cittadini della Val Gandino pagano le tasse. Abbiamo dimostrato la disponibilità più ampia per limitare al minimo numero e orario delle corse, ma non possiamo farci carico anche del costo. In questi giorni il Distretto delle Cinque terre della Val Gandino ha ottenuto il marchio di qualità comunitario, unico in Val Seriana e insieme ad altri sei in Lombardia». E un marchio europeo val bene…una corsa festiva.

Autore: 

Giambattista Gherardi

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