Taglio del nastro sul Pizzo Formico durante il raduno alla «capanna Ilaria»
Grande folla, gagliardetti alpini, una selva di penne nere, autorità e rappresentanze di associazioni ed enti, fra cui l'Ana e il Cai, hanno fatto da cornice, domenica, al 12° incontro intervallare Alta Valle Seriana-Valgandino e alla contestuale inaugurazione della campana del terzo millennio, alla Forcella Larga «capanna Ilaria» (Pizzo Formico).
La manifestazione ha visto protagonisti alpini e alpinisti uniti da comuni ideali: l'Ana era rappresentata dal generale Elio Carrara e dal vicepresidente sezionale Ezio Nespoli oltre che da numerosi gruppi alpini delle due valli, il Cai dalla vice presidente sezionale Chiara Carissoni e da diverse sottosezioni dell'Alta e bassa Valle mentre, per le istituzioni comunali sono intervenuti i sindaci di Gandino, il vicesindaco di Clusone e i primi cittadini di vari Comuni della Valle Superiore. Alla cerimonia erano presenti, inoltre, rappresentanze dei Carabinieri, della Finanza, del Corpo forestale, dei Vigili del fuoco e della Croce Rossa.
Lo scoprimento del monumento dedicato alla campana del terzo millennio, collocato su un'altura poco sopra la Forcella a quota 1.482 metri, è avvenuto a opera dei sindaci che hanno tagliato il nastro tricolore e suonato il primo rintocco. Quindi, sotto la regia dello speaker, l'alpino Sergio Giudici, sono seguiti i discorsi ufficiali, con brevi interventi dei rappresentanti dei Comuni di Gandino e Clusone, del Cai e dell'Ana, delle due Comunità montane di Valle e dell'architetto Leonardo Motta, progettista del monumento di cui ha illustrato le caratteristiche tecniche.
Da parte di tutti si è voluto sottolineare il significato della manifestazione: richiamare i valori patriottici e della solidarietà, rinnovare i vincoli di unione, amicizia e collaborazione tra le comunità delle due valli, rievocare i significati delle tradizioni montanare. Principi ribaditi anche durante la Messa all'aperto concelebrata dai parroci di Gandino don Emilio Zanoli, di Clusone monsignor Alessandro Recanati (uscente) e da don Giacomo Panfilo (di nuova nomina).
La manifestazione ha visto protagonisti alpini e alpinisti uniti da comuni ideali: l'Ana era rappresentata dal generale Elio Carrara e dal vicepresidente sezionale Ezio Nespoli oltre che da numerosi gruppi alpini delle due valli, il Cai dalla vice presidente sezionale Chiara Carissoni e da diverse sottosezioni dell'Alta e bassa Valle mentre, per le istituzioni comunali sono intervenuti i sindaci di Gandino, il vicesindaco di Clusone e i primi cittadini di vari Comuni della Valle Superiore. Alla cerimonia erano presenti, inoltre, rappresentanze dei Carabinieri, della Finanza, del Corpo forestale, dei Vigili del fuoco e della Croce Rossa.
Lo scoprimento del monumento dedicato alla campana del terzo millennio, collocato su un'altura poco sopra la Forcella a quota 1.482 metri, è avvenuto a opera dei sindaci che hanno tagliato il nastro tricolore e suonato il primo rintocco. Quindi, sotto la regia dello speaker, l'alpino Sergio Giudici, sono seguiti i discorsi ufficiali, con brevi interventi dei rappresentanti dei Comuni di Gandino e Clusone, del Cai e dell'Ana, delle due Comunità montane di Valle e dell'architetto Leonardo Motta, progettista del monumento di cui ha illustrato le caratteristiche tecniche.
Da parte di tutti si è voluto sottolineare il significato della manifestazione: richiamare i valori patriottici e della solidarietà, rinnovare i vincoli di unione, amicizia e collaborazione tra le comunità delle due valli, rievocare i significati delle tradizioni montanare. Principi ribaditi anche durante la Messa all'aperto concelebrata dai parroci di Gandino don Emilio Zanoli, di Clusone monsignor Alessandro Recanati (uscente) e da don Giacomo Panfilo (di nuova nomina).
Data di inserimento:
27-09-2005