Dante riempie la basilica

Applausi all’Inferno letto da Dal Covolo e Aide Bosio

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04/03/2008
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Il pubblico segue in basilica la serata dantesca; sotto, Giovanni dal Covolo e Aide Bosio

«Nati non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza».
La citazione di Ulisse tratta dal XXVI canto dell’Inferno è echeggiata a proposito sabato scorso, sotto le volte della basilica di Gandino, dove si è tenuto il primo dei tre incontri culturali dedicati alla Divina Commedia. Nel solco dei successi televisivi dell’istrionico Roberto Benigni l’iniziativa, promossa da commissione Cultura e biblioteca in collaborazione con il comitato di Bergamo della «Società Dante Alighieri» e il patrocinio della parrocchia, ha riscosso applausi e consensi.
La serata ha visto una presenza massiccia di pubblico, grazie anche al servizio bus organizzato da Bergamo. Giovanni dal Covolo, nato a Treviso e insegnante al liceo Sarpi di Bergamo, ha intrattenuto i presenti con una relazione particolarmente incisiva, aiutato dalla voce recitante di Aide Bosio, formatasi alla Sezione Aurea di Bergamo. I due interpreti sono stati applauditi a lungo per il pathos che hanno saputo creare. Le tematiche della prima serata ruotavano intorno all’Inferno e in particolare a tre figure dannate: Francesca da Rimini, Ulisse e il conte Ugolino. «Condannati a vivere l’eterna dannazione – ha spiegato Dal Covolo – sono comunque forieri di importanti messaggi evangelici, quali l’amore e il desiderio insito nell’uomo di "conoscere".
L’episodio del conte Ugolino, morto per fame insieme ai suoi figli, ricorda anche il sacrificio di Cristo che si fa corpo e sangue sull’altare ». Alla fine della conversazione il presidente della Dante Alighieri di Bergamo, Bonaventura Grumelli Pedrocca, e il segretario Gerardo Veneziani, hanno consegnato al sindaco Gustavo Maccari e all’assessore alla Cultura, Filippo Servalli, una medaglia commemorativa, coniata in occasione del 75° congresso internazionale della Dante Alighieri tenutosi a Bergamo nel 2001.
Entrambi hanno colto l’occasione per spiegare le finalità dell’associazione che conta oltre 500 comitati in Italia e nel mondo e fu fondata più di un secolo fa da un gruppo di intellettuali guidati dal poeta Giosuè Carducci. Forte l’invito a tutti «ad adoperarsi per far sì che i giovani possano riscoprire il valore e la ricchezza della nostra cultura in generale e della letteratura in particolare ».
Il prossimo appuntamento dantesco in basilica è programmato per sabato 15 marzo, quando sarà protagonista il Purgatorio e la «salita al dilettoso monte» che ripropone la retta via della pace all’umanità smarrita.

Autore: 

Giambattista Gherardi

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