Dall'inno alle targhe Raffica di mozioni

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09/02/2006
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Non si può dire che i Consigli comunali di Gandino inducano alla noia: anche quando gli argomenti all'ordine del giorno sono di ordinaria routine non manca mai qualche spunto che tiene desta l'attenzione del pubblico.
A vivacizzare le sedute ci pensa la minoranza leghista (l'unica in assemblea), con a capo l'ex sindaco Marco Ongaro, che da qualche tempo pare voglia «rubare» il ruolo di protagonista alla maggioranza presentando interrogazioni, interpellanze e mozioni sui più svariati argomenti. L'intento della Lega è quello di svolgere un'opposizione dura e intransigente, entrando nei dettagli delle questioni, mentre per il sindaco Gustavo Maccari si tratta di accorgimenti e di provocazioni per far perdere tempo e cercare la rissa verbale. Non di rado, infatti, la trattazione di interpellanze e interrogazioni è motivo di discussioni e polemiche animate, talvolta anche aspre, con corredo di dichiarazioni di voto infuocate (memorabili i duelli dialettici tra il capogruppo di minoranza Ongaro e quello di maggioranza Filippo Servalli) che animano le sedute cui il pubblico assiste interessato e, a volte, anche divertito.
L'ultima, il 30 gennaio scorso, ha visto presentare dalla minoranza leghista cinque mozioni. Siamo lontani dal record stabilito nel Consiglio del 9 agosto con ben 17 interpellanze che hanno richiesto, per essere discusse, più di una seduta.
La prima delle mozioni riguardava la sede del futuro senato federale da localizzare a Milano; la seconda, l'apposizione dello stemma regionale sulle targhe dei veicoli, accanto al contrassegno europeo e allo stemma ufficiale dello Stato italiano. La terza, la bandiera di San Giorgio quale simbolo della Lombardia e del suo popolo, a ricordo della battaglia di Legnano. Il quarto punto riguardava l'istituzione di un inno ufficiale lombardo da eseguirsi insieme a quello italiano nelle manifestazioni ufficiali. La quinta, l'impegno all'approvazione di un regolamento comunale per centri di telefonia internazionali (phone center), che preveda misure mirate a garantire la sicurezza pubblica.
Le mozioni sono state discusse e votate, nessuna approvata: sono state infatti respinte dalla maggioranza. A loro favore si era espressa la Lega che le aveva proposte (Sara Bonazzi e Marco Ongaro sono intervenuti a sostegno della bandiera e dell'inno lombardi), contraria la maggioranza: Francesco Bergamelli ha preso la parola esprimendosi contro tutte le proposte, ritenute premature rispetto all'iter che la legge di modifica della Costituzione prevede.

Autore: 

F. I.

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