Da Radici Group il filo elastico prodotto dal mais

Sarà destinato a tessile e abbigliamentoma anche a usi nel medicale e per i pannoliniLa produzione nello stabilimento in Usa

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23/04/2011
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Lo stabilimento della Radici Spandex si trova a Gastonia nel North Carolina

Un filo elastico dal mais. È la nuova frontiera dell'innovazione per Radici Group. Lo sviluppo della fibra è in corso nello stabilimento americano della Radici Spandex. E il gruppo seriano presieduto da Angelo Radici sottolinea il primato messo a segno con questa applicazione che sarà destinata soprattutto al tessile e all'abbigliamento, ma anche al medicale e igienico per la prima infanzia. Andando a sostituire, ad esempio, la parte elastica dei pannolini.
Dal quartier generale di Gandino si spiega infatti come questa sia la prima fibra al mondo di elastan ecocompatibile. È composto per l'80% da materiale bio ottenuto al 100% da fonti rinnovabili, ovvero dal mais, anziché da derivati del petrolio come il propilene. Ed è il tassello che mancava nel tessile e abbigliamento.
Esclusiva per America ed Europa
Sulla filatura tradizionale, infatti, si sta già lavorando da tempo su fibre sostenibili. Nel filo elastico, invece, il Radici Group fa da apripista. «Siamo i primi al mondo ad aver deciso di sviluppare uno spandex ecocompatibile», spiega Maurizio Radici, vicepresidente e direttore operativo (Coo) di Radici Group.
Lo studio è in cantiere da un anno e mezzo e, oltre a qualche aggiustamento nelle lavorazioni sugli impianti che la Radici Spandex ha a Gastonia, in North Carolina, ha richiesto soprattutto un investimento in termini di ricerca applicativa e test produttivi. Ad esempio, per ottenere caratteristiche simili al filo elastico tradizionale.
Il progetto è stato portato avanti insieme a un produttore americano di biopolimero (biopropandiolo) e l'intesa assegna a Radici Group l'esclusiva nella produzione del filo elastico «green» per i mercati americano, Nord e Sud, ed europeo. È escluso dal raggio d'azione il mercato asiatico.
L'uso di materia prima non legata a risorse fossili come il petrolio consentirà anche di ridurre la produzione di gas serra e i consumi di energia nei processi produttivi. «Si tratta di un'innovazione rivoluzionaria per il mercato - dice Marty Moran, chief executive officer (Ceo, amministratore delegato) di Radici Spandex -. Grazie all'utilizzo, per la produzione del nostro spandex, di una materia prima ottenuta al 100% da fonte rinnovabile potremo sviluppare un prodotto a ridotto impatto ambientale. Il mercato, in particolare per quel che ci riguarda il settore dell'igienico e del tessile, è sempre più orientato a prodotti green, che possano tutelare l'ambiente. Ed è in questa direzione che stiamo concentrando i nostri sforzi».
Il tassello che mancava
Già nella primavera dell'anno scorso, si ricorda a Gandino, negli Stati Uniti grandi realtà del mondo dell'abbigliamento discutevano nei convegni della mancanza nella filiera dell'abbigliamento di un filo elastico prodotto da fonte ecosostenibile. Il Radici Group ci ha lavorato, mettendo a frutto riflessioni che stavano maturando già da qualche anno.
«Ridurre l'impatto ambientale dei nostri prodotti e processi - dice Maurizio Radici - e aiutare i nostri clienti impegnati a loro volta in programmi di maggior sostenibilità delle loro attività, è tra i nostri obiettivi primari».
Il filo elastico ecocompatibile sarà prodotto negli Stati Uniti e indirizzato ai principali operatori del settore medicale, ad esempio per l'usa e getta ospedaliero, e igienico, come per i pannolini, oltre che del tessile e dell'abbigliamento che sempre più mostrano attenzione alla richiesta di produzioni sostenibili.

 

Autore: 

Silvana Galizzi

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