«Un mestiere che non conosce disoccupazione ».
Lo slogan, di questi tempi, non può passare inosservato in Valle Seriana, dove la crisi morde più che altrove. Viene utilizzato per promuovere la «Scuola per pizzaioli» organizzata a Fiorano al Serio grazie al coordinamento dell’Accademia pizzaioli che vanta più di 40 scuole in tutta Italia. Per le province di Bergamo e Brescia l’istruttore responsabile è Pietro Tallarini, titolare dal 2006 a Fiorano di «Pizza Evolution», sede di corso a partire dal 19 novembre, in abbinata con Lograto, nel Bresciano.
«La richiesta di pizzaioli si mantiene elevata nonostante la crisi – conferma Tallarini, 35 anni –, e per questo proponiamo corsi intensivi di 40 ore, che consentono di apprendere nozioni teoriche su farine, lievito, impasti, forni e farciture e soprattutto esercitarsi nella pratica sul campo. Rilasciamo un attestato di frequenza che facilita l’inserimento nel mondo del lavoro».
Testimonial ideale
Pietro Tallarini è testimonial ideale per i corsi, non soltanto per la maestria con cui si destreggia davanti al forno, ma anche e soprattutto per la sua storia di self made man che con successo ha inseguito un sogno. «A vent’anni mi sono diplomato in elettronica – racconta – e per 13 anni ho lavorato in aziende del settore. Ho avuto modo di andare anche all’estero come tecnico specializzato. La crisi, con relativa cassa integrazione, mi ha spinto a percorrere strade alternative, a volte più insidiose di quelle del mondo dei rally, la mia grande passione».
Originario di Gandosso e trasferitosi nel 2006 a Gandino dopo il matrimonio, nel 2009 Pietro si iscrive al corso per pizzaioli della scuola di Enrico Famà e scatta la scintilla. «Decisi che quella poteva essere la mia personale inversione di marcia – continua con malcelato orgoglio – e dopo i corsi presso l’Ascom a Bergamo è arrivato il grande passo: una pizzeria da asporto tutta mia. Il 14 ottobre 2010 ho inaugurato a Fiorano "Pizza Evolution", a pochi passi dal ponte sul Serio.
Un nome in cui ho messo un impegno: migliorarsi sempre e comunque, ogni giorno». I consigli di Andrea Bosio, istruttore ai corsi, e l’attenzione quasi maniacale di Tallarini alla qualità fanno il resto. In due anni l’attività cresce e soprattutto arrivano le soddisfazioni. «Ogni piccolo utile è sempre stato reinvestito in ricerca e sviluppo, per proporre la vera pizza napoletana o quelle in pala alla romana. Ho creato un impasto integrale di multicereali con soia in cui l’unione e l’equilibrio dei componenti offrono gusto ma anche un corretto apporto di fibre.
La soddisfazione maggiore è arrivata quest’anno, quando l’Accademia pizzaioli di Enrico Famà mi chiede di diventare istruttore, attraverso un corso specifico che ho frequentato a Portogruaro, vicino Venezia». Pietro ora non è più il semplice pizzaiolo che prepara un buon prodotto, ma un vero e proprio riferimento per chi vuole intraprendere la sua stessa scommessa. «La qualità del lavoro e di conseguenza dei prodotti – sottolinea – sono un valore aggiunto cui dobbiamo necessariamente ritornare in ogni campo, anche in Val Seriana». Il tunnel della crisi è probabilmente ancora lungo, ma in fondo potrebbe esserci la luce di un forno... E il profumo di una buona pizza.