Non c’è alcun dubbio: i giochi andranno in Emilia, ai bambini che sotto le macerie hanno lasciato gli oggetti più cari.
Si è conclusa con un gesto significativo (il dono dei premi di fine catechismo) la preghiera in basilica dei bambini dell’Oratorio di Gandino che hanno ascoltato il racconto di Suor Edvige Tomasini, religiosa delle Orsoline di Gandino che da nove anni dirige la scuola materna di Mirandola.
Suor Edvige ha anticipato di qualche giorno il programmato rientro a Gandino per gli esercizi spirituali, visto il perdurare dell’emergenza in terra emiliana. «Non abbiamo più un luogo in cui restare – ha spiegato a una cinquantina di ragazzi – le scosse hanno provocato danni e lesioni alla nostra casa, all’asilo e al centro parrocchiale, per non parlare delle chiese: delle cinquanta della diocesi di Carpi ben 46 sono inagibili o sono addirittura crollate, come nel caso del Duomo di Mirandola».
La Protezione civile e lo slancio di tanti volontari stanno gestendo l’emergenza, ma ci sono anche e soprattutto urgenze di carattere comunitario. «La chiesa di mattoni è crollata – ha aggiunto la suora – dobbiamo fare in modo che non crolli quella vivente, formata da fedeli uniti nel comune amore per Gesù.
Noi suore potremo fare poco per la ricostruzione: non ne abbiamo la possibilità fisica. Ma vogliamo essere stimolo e riferimento per le giovani famiglie dei nostri bambini, rappresentare per questa gente un segno di speranza per evitare la sfiducia e lo scoramento che il ripetersi delle scosse accresce inevitabilmente. Ringrazio quanti ci sosterranno anche attraverso la preghiera».
Suor Edvige, a tratti commossa, ha incontrato i bambini gandinesi attorno all’altare maggiore, replicando la propria testimonianza agli adulti durante la veglia preparatoria alla festa del Corpus Domini, che oggi vedrà a Gandino anche il Vescovo monsignor Francesco Beschi.
Da Gandino all’Emilia i giocattoli dei bimbi in dono ai terremotati
12-06-2012