Da Gandino a Dachau in camper: 56 giovani sulle orme di don Seghezzi

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23/01/2008
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I giovani e adolescenti che all’inizio del mese hanno raggiunto la Germania con nove camper
L'anno nuovo si è aperto per l'oratorio di Gandino con la camperata che da sei anni è diventato appuntamento fisso per i giovani e li ha portato ad Assisi, Siena, Nizza e Strasburgo. Anche con il nuovo curato, don Alessandro Angioletti, l'esperienza si è ripetuta all'inizio di gennaio: nove i camper pronti per partire alla volta della Germania, con a bordo 56 tra adolescenti e giovani. «La meta di quest'anno è stata Monaco – spiega il curato –, con una tappa fondamentale al campo di concentramento di Dachau, per completare il percorso che i ragazzi hanno fatto durante l'Avvento su don Antonio Seghezzi, il sacerdote di Premolo internato e ucciso proprio in quel luogo. Dopo alcuni incontri di approfondimento, durante l'Avvento, abbiamo deciso che l'opportunità di visitare un campo di concentramento fosse utile e interessante per i ragazzi».
«Il percorso su don Seghezzi – spiega Enrico Canali, uno dei giovani che hanno seguito gli adolescenti in questo viaggio – si è concluso con la visita a Dachau e un momento di preghiera nella cappella cristiana che si trova all'interno del lager, dove abbiamo letto alcune lettere e riflessioni scritte dal sacerdote durante la sua permanenza nel campo di concentramento. È stata un'esperienza davvero significativa, anche perché abbiamo avuto l'opportunità di visitare il campo di concentramento nelle ore serali, le più fredde: questo ci ha fatto riflettere ancora di più sulle condizioni in cui si trovavano i deportati». Durante questi quattro giorni non è mancato il tempo per visitare la città di Monaco e alcune località caratteristiche della Baviera, come il castello di Ludovico II, che si trova a Fussen, al confine con l'Austria, famoso per aver ispirato il castello della Walt Disney. Una convivenza insolita per i ragazzi, tra Messe improvvisate in saloni, momenti di preghiera in collegamento radio tra i camper, pranzi cucinati all'aperto nonostante il freddo, ma soprattutto tanto divertimento e voglia di vivere insieme un'esperienza entusiasmante e di riflessione.

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