Crisi tessile Summit dal prefetto dei sindaci valseriani

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28/01/2004
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Un incontro con il prefetto sulla crisi delle aziende tessili della media Val Seriana. Lo hanno chiesto e ottenuto dodici sindaci della zona e il comitato di piccoli imprenditori costituitosi a novembre scorso per affrontare la grave situazione. Nella riunione che si svolgerà martedì 3 febbraio alle 18, al prefetto Cono Federico imprenditori e primi cittadini chiederanno di attivarsi per la dichiarazione dello stato di crisi per il settore da parte della Regione Lombardia e aiuti per superare questa fase di forte difficoltà dovuta soprattutto alla «concorrenza sleale» dei prodotti cinesi. I comuni coinvolti sono Albino, Casnigo, Cazzano Sant'Andrea, Cene, Colzate, Gandino, Gazzaniga, Fiorano al Serio, Leffe, Peia, Ponte Nossa e Vertova. L'iniziativa è partita dopo che a dicembre il comitato composto da una cinquantina di imprenditori ha presentato una relazione ai sindaci della zona in cui veniva analizzato lo stato di crisi del tessile e avanzate proposte di intervento. Tra queste appunto la dichiarazione dello stato di crisi. Richiesta che ora i sindaci porteranno sul tavolo del prefetto.Il provvedimento regionale significherebbe, rimarcano gli imprenditori, alcune agevolazioni fiscali come la riduzione dell'Iva, dell'Irap e degli oneri sociali a carico delle imprese tessili. Al prefetto si chiederà poi un intervento per ottenere che si intensifichino i controlli sui prodotti falsificati e sui laboratori in cui si lavora in nero e anche l'accelerazione dei tempi per il completamento della nuova strada Bergamo-Cene. Nella relazione che sarà presentata al prefetto gli imprenditori sottolineano poi la necessità di altre misure a livello governativo come controlli doganali più accurati sulle importazioni e l'obbligatorietà del marchio d'origine per i prodotti Extra-Ue.

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