La «notte magica» della Corsa delle uova non ha tradito le attese e, al di là dell’aspetto agonistico, ha confermato l’incredibile appeal di una sfida originale che si ripete dal 1931.
In piazza Vittorio Veneto e in tutto il centro storico di Gandino sono giunti almeno in diecimila per applaudire i concorrenti Andrea Franchina e Alessandro Noris. La vittoria è andata all’esordiente Noris (skyrunner della Scais 3038) che ha completato in 40’18’’ il tratto da Gandino a Fiorano al Serio e ritorno, mantenendo nel finale in salita il vantaggio acquisito con una discesa dal ritmo intenso. Al ritorno di Noris in piazza Vittorio Veneto, Andrea Franchina (triathleta che già aveva disputato la gara nel 2011) aveva raccolto 96 uova: sui mucchietti di segatura sono rimaste solo le quattro uova più lontane.
Si conferma quindi il trend degli ultimi anni che dal 2009 vede vincere il corridore. L’ultimo a completare vittoriosamente la raccolta delle uova è stato Attilio Testa nel 2008. L’ottima prestazione dei due concorrenti ha reso incerta la prova e appassionato il pubblico, sciamato poi lungo le vie del paese sino a notte fonda, grazie alle proposte di animazione e musica proposte dai negozi e a frittate e uova sode offerte dal Gruppo alpini.
Fiume in piena
Per lunghi tratti il fiume di folla è parso inarrestabile, al punto da rendere difficoltoso il transito del Gandino Express, il treno turistico che ha attraversato piazze e palazzi, compresa via Castello, dove Uniacque e Comune hanno sistemato a tempo di record la voragine stradali apertasi l’altra sera. Un piccolo intoppo per il treno sulla strada verso Gandino: l’autoarticolato che lo trasportava è rimasto coinvolto in un incidente nella galleria Montenegrone e il treno ha dovuto percorrere su strada l’intera Val Seriana.
Una sorta di inconsapevole «revival» della ferrovia chiusa nel 1967. Starter d’eccezione della «Corsa de öf» di quest’anno è stato Marino Lazzarini, presidente del Centro coordinamento Atalanta club. Ha sottolineato la bontà della regia organizzativa dell’Atalanta club Valgandino, guidata da Enzo Conti, che dal 1981 ha riportato in auge la manifestazione. Al fianco di Lazzarini sulla linea di partenza c’erano anche Anita Pezzoli e Ferruccio Bonazzi, moglie e figlio del Giovanni che insieme a Lorenzo Archetti diede vita alla fatidica scommessa: quest’anno avrebbero tagliato il traguardo del secolo di vita.
Sul palco c’è stato spazio anche per un momento celebrativo dedicato ai «Campioni di tutto » dell’oratorio. La formazione Liberi a 7 giocatori del Csi ha infatti collezionato vittoria in campionato, trionfo nella Coppa Bergamo- Trofeo Bresciani e Coppa disciplina. «Siamo orgogliosi di voi!» ha sottolineato Antonio Rottigni, delegato comunale allo Sport.