Corpus Domini, rivive il '700

Domenica la secolare processione con le quattro Confraternite

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Data pubblicazione: 

27/05/2005
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La processione del Corpus Domini a Gandino.
Si celebra a Gandino la festività del Corpus Domini che si conclude con la solenne processione per le vie del paese. Il programma prevede un prologo oggi e domani con Messe, momenti di adorazione e di preghiera durante tutta la giornata per le Quarantore ma il clou della festività è la domenica con la Messa celebrata alle 10 da monsignor Achille Belotti, delegato vescovile, cui seguirà la processione eucaristica.
La ricorrenza rappresenta per i gandinesi un appuntamento irrinunciabile sia perché rinnova una tradizione antica di secoli sia per l'apparato scenografico che accompagna la processione. La liturgia si svolge al mattino lungo le vie addobbate di festoni variamente colorati (le «zandaline») a seconda delle contrade, che rivestono tutto il percorso dando vita a una vera e propria rappresentazione scenica entro cui si muovono i sacerdoti, le autorità, le confraternite, le associazioni, i gruppi religiosi e i fedeli, accompagnati dalle musiche del corpo musicale e dai canti della corale. Le quattro confraternite ancora esistenti (di S. Giuseppe, della Madonna del Carmine, dell'Addolorata e del SS. Sacramento), nelle loro variopinte divise, con i loro stendardi arabescati di grande pregio artistico, i grandi crocifissi lignei, i lampioni processionali, conferiscono alla cerimonia un clima di intenso raccoglimento.
Per questa solennità i sacerdoti vestono il paramento più ricco, solitamente esposto nel museo della Basilica: si tratta di un broccato d'oro e d'argento prodotto a Lione nel 1768. Il baldacchino sotto il quale il sacerdote sorregge il Santissimo Sacramento è uno splendido esemplare veneziano del primo Settecento. L'ostensorio gotico, entro il quale è riposta l'ostia sacra, è una rara opera d'arte: fu acquistato in Baviera nel 1527 dai mercanti gandinesi quando raggiungevano quelle terre per commerciare i loro pannilani. Oro, argento e seta simboleggiano luce e regalità proprie dell'Eucaristia. La processione si svolge immutata da secoli nel suo apparato: dal 1701 fino alla seconda guerra mondiale lungo le vie del percorso veniva creata una vera e propria galleria di panni di lana presi a prestito dai lanifici locali.
Oggi, come in passato, il corteo muoverà dal sagrato della Basilica e percorrerà le vie del centro storico facendo tappa in determinati punti anche per dare un momento di riposo al sacerdote che stringe in mano l'ostensorio alto 127 centimetri e del peso di diversi chilogrammi. Durante le soste il sacerdote benedirà la folla con il Santissimo Sacramento. La processione si concluderà nella piazza del sagrato dove si terrà la benedizione.

Autore: 

Franco Irranca

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