Confratelli in raduno con la «ragia» di Gandino

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04/03/2012
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Quasi duecento confratelli, in rappresentanza delle otto «scuole» ancora presenti nel vicariato Val Gandino, hanno aperto a Gandino il Sacro triduo dei morti, nella basilica ora abbellita dalla grande raggiera. «È un appuntamento particolarmente sentito dalla comunità – conferma il prevosto don Innocente Chiodi –, cui nella giornata conclusiva di domani vengono invitati tutti i sacerdoti nativi o che hanno prestato a Gandino la loro opera». Ieri si è tenuto l’incontro delle Confraternite, guidato da don Maurizio Rota, con anche il presidente diocesano Luca Fausto Rossi. Erano presenti la Confraternita di San Giuseppe di Gandino, quelle del Santissimo Sacramento di Cazzano e Gandino, la «Madonna d’Erbia» di Casnigo, quella della Santissima Trinità di Cirano, del Carmine e dell’Addolorata di Gandino e di San Rocco di Leffe. Durante le celebrazioni è stato dedicato un ricordo a Felice Caccia, priore della Confraternita di Cirano, morto nei giorni scorsi.
Le celebrazioni proseguono sino a domani ai piedi della «ragia », con tutta probabilità la più imponente fra le macchine del Triduo di cui è ricca la Val Seriana, con il suo diametro di cinque metri. Oggi Messe alle 7, 8,30 e 10,30 – quando la funzione sarà presieduta da monsignor Mario Delpini, vescovo ausiliare di Milano, accompagnata dalla corale – e alle 18. Alle 15 il canto del vespro e la benedizione. Domani saranno chiuse anche le scuole e numerose aziende. Alle 10,30 la Messa con i sacerdoti nativi e passati in paese e alle 15 la funzione conclusiva.

Autore: 

Giambattista Gherardi

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