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Entrano nel vivo a Barzizza di Gandino i festeggiamenti in onore del patrono San Nicola da Tolentino, penitente e confessore, per il quale sin da fine agosto è stata avviata la novena di preghiera.
Domani alle 10,30, durante la Messa in parrocchiale, verranno benedetti i «michì», piccoli pani non lievitati presentati nella foggia di piccole pernici disposte attorno a un pozzo, a ricordo di un miracolo del santo. A essi la devozione popolare dei barzizzesi attribuisce proprietà taumaturgiche. Giovedì 10, festa liturgica di San Nicola, il paese si vestirà a festa, con Messe mattutine nella parrocchiale alle 6 (per gli operai), 7,15 (benefattori), 8,30 (anime del Purgatorio). Alle 10,30 il vicario locale don Corrado Capitanio presiederà la Messa solenne accompagnata dalla corale San Nicolaus, mentre alle 16,30 sarà monsignor Maurizio Malvestiti, vescovo di Lodi, a presiedere la processione con la statua del santo, al termine della quale verranno benedetti i lavori di restauro dell’altare della Madonna del Rosario.
«In questi anni - sottolinea il parroco don Guido Sibella, a Barzizza dal 2004 - abbiamo portato avanti un intervento articolato su campanile, facciate, riscaldamento, pala e struttura lignea dell’altare maggiore e altare di San Nicola. Ora abbiamo completato il lavoro sulle tele dell’altare mariano». La chiesa di Barzizza fu ricostruita attorno al 1580 e consacrata nel 1614. Assunse le forme attuali alla fine dell’800, con le due cappelle laterali dedicate a San Nicola e alla Madonna del Rosario. In quest’ultima, nel secolo scorso, l’originale pala di Domenico Carpinoni fu traslata per far posto alla statua lignea, così come avvenne nell’altare di San Nicola. Le tele sono tuttora sulla controfacciata interna.
«La nostra chiesa - aggiunge don Sibella - riunisce in un unico contesto architettonico questo mirabile ciclo completo del pittore clusonese, arricchito dalla pala dell’altare maggiore. Sarebbe interessante, magari per breve periodo, ricollocare i due dipinti negli altari laterali per godere nella sua interezza del percorso iconografico concepito dal Carpinoni». Nell’oratorio sino al 10 settembre saranno attivi bar, pizzeria, cucina, gonfiabili per bambini e musica.
«Nonostante sia importante sostenere le spese per la chiesa - sottolinea don Guido - abbiamo confermato l’impegno a destinare una parte del ricavato al Fondo di sostentamento diocesano per le famiglie in difficoltà».