Ha destato allarme a Gandino il cedimento strutturale verificatosi nello scorso fine settimana in via Ugo Foscolo, dove la sede stradale è stata interessata da un movimento sotterraneo che ha reso impraticabile la carreggiata in senso discendente, in prossimità della piattaforma ecologica intercomunale. La segnalazione è giunta ai carabinieri, che sono intervenuti per segnalare il pericolo, coadiuvati dagli agenti della polizia locale. L'ufficio tecnico comunale ha transennato la zona, posizionando l'opportuna segnaletica e creando per un breve tratto un senso unico alternato. Negli ultimi giorni il transito è ripreso, grazie a opere di bonifica parziale.
«Il problema però – spiega il sindaco di Gandino, Gustavo Maccari – purtroppo non è nuovo. Analoghi cedimenti si sono verificati negli ultimi anni anche poco più a monte, sempre in via Foscolo. Pur monitorando gli eventi e agendo tempestivamente come avvenuto, urge un intervento radicale che risani completamente i sottoservizi della zona, compresa la parte terminale, dove via Foscolo diventa via Manzoni e si entra nel territorio comunale di Leffe. C'è da tempo un progetto sul tavolo di Uniacque, competente per fognatura e acquedotto, in attesa di approvazione».
L'intervento è rilevante (si parla di costi per 700.000 euro) e a spingere per una soluzione definitiva è anche il Comune di Leffe, che nel caso di temporali e piogge copiose si ritrova con il problema degli allagamenti nella zona industriale all'ingresso del paese, posta proprio a valle del confine con Gandino. Va ricordato che la zona era sede, nel secolo scorso, di imponenti scavi per l'estrazione della lignite e questo potrebbe aver contribuito a rendere geologicamente instabile la zona. Da rilevare che un paio d'anni fa il Comune di Gandino era intervenuto in prima persona in via Innocenzo XI, a poche centinaia di metri dall'attuale cedimento, risolvendo un problema praticamente analogo con una tratto di nuova fognatura.