«Cattiva strada»: in campo i Comuni

Casnigo, dopo l’incidente di una settimana fa sulla provinciale riunione di sindaci per vedere il da farsiIn corso anche una raccolta di firme. «Le regole vanno rispettate, ma qui serve una risposta definitiva»

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29/07/2013
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Fiori su via Lungo Roma: qui un sedicenne perse la vita nel 2010, stesso punto dell’incidente di domenica 21 luglio

È sempre alta l’attenzione in Val Gandino per la «provinciale maledetta» che da Fiorano sale verso Leffe, in territorio di Casnigo, teatro domenica scorsa di un incidente fra due moto nel quale sono rimasti gravemente feriti tre giovani.
Le condizioni del ventitreenne che viaggiava su una Kawasaki ZX6R e quelle del ventunenne di Leffe e della diciottenne di Pradalunga che salivano in valle a bordo di una supermotard Suzuki appaiono stabili: sono stati dichiarati fuori pericolo. I due ragazzi più giovani hanno riportato ciascuno l’amputazione di buona parte del piede sinistro e numerose altre ferite, mentre l’altro giovane è ricoverato al San Raffaele di Milano dove venerdì è stato operato per la ricomposizione di fratture e lacerazioni riportate a un braccio e a una gamba.
Fra amici e conoscenti, ma anche fra le famiglie dei ragazzi, è scattata una silenziosa gara di solidarietà, per mostrare vicinanza e affetto ai giovani accomunati da un triste destino.

Competenza di Via Tasso
Al di là della dinamica dell’incidente, ancora al vaglio dei carabinieri di Fiorano e dei periti, in Val Gandino è alta l’attenzione sulla pericolosità di quei pochi chilometri di strada, certificata da un’incredibile sequela di incidenti (in molti casi anche mortali) ripetutisi negli anni. La competenza è della Provincia e il tema resta quello delle risorse che mancano e delle lentezze burocratiche.
Appena due settimane fa, lunedì 8 luglio, la Giunta provinciale ha approvato un piano di oltre 2.200.000 euro per la messa in sicurezza di molte strade della Bergamasca. «I progetti deliberati – ha però precisato l’assessore alla Viabilità Giuliano Capetti – non hanno copertura. Per finanziarli puntiamo alla vendita delle azioni della Serenissima ».
Un primo fatto concreto è stato annunciato da Giuseppe Carrara, sindaco di Leffe, che conferma per martedì 6 agosto una tavola rotonda con i Comuni di Casnigo, Gandino, Peia e Cazzano Sant’Andrea per agire «presto e subito» come molti si sono ripromessi di fare all’indomani dell’ennesimo incidente.
«La Provincia – sottolinea Carrara – aveva promesso l’intervento di allargamento e illuminazione del tratto più "incriminato", lamentando poi i tagli di fondi, che del resto hanno colpito anche noi Comuni. La questione però deve trovare risposta definitiva, in un modo o in un altro. Certo, non deve comunque passare il messaggio che se non si rispettano le regole la colpa debba essere sempre di qualcun altro».
Un concetto quest’ultimo ripreso anche nei commenti sul sito de «L’Eco» e in centinaia di post, specie da parte dei giovani, che si sono moltiplicati sulle pagine Facebook legate alla Val Gandino. «Al primo posto ci devono essere prudenza e responsabilità – scrive un ragazzo – e chi non le dimostra può essere limitato da opportuni strumenti, come dissuasori o semafori, oppure con multe e controlli inflessibili».

Il comitato
«Bisogna promuovere sul territorio progetti educativi – fa eco una ragazza, volontaria del soccorso – anche se sicuramente il ripetersi di episodi analoghi in uno stesso tratto segnala la necessità di intervenire anche strutturalmente». A muoversi attraverso internet anche il «Comitato amici delle vittime della Provinciale 42». «Alcuni giovani si sono organizzati liberamente – segnala il fondatore, Carlo Picinali – raccogliendo firme per chiedere la messa in sicurezza di quella che definiamo la "Cattiva Strada".
Al momento è possibile sottoscrivere la petizione, che presenteremo alle istituzioni senza alcun intento polemico o partitico, presso il Bar Capriccio a Barzizza e al Minimarket Gelmi di Cirano». A confermare il proprio impegno è anche Rosangela Perani, mamma di Marco Bonandrini, morto il 15 aprile del 2010, all’età di sedici anni, in sella al suo scooter, proprio nello stesso punto in cui si è verificato l’incidente di domenica 21 luglio. «Ho iniziato a raccogliere le firme a Casnigo, e aderiscono in moltissimi. La tragedia che ha colpito la nostra famiglia non può essere cancellata, ma il ricordo di Marco guida il nostro impegno».
Per settembre il Comitato preannuncia anche una fiaccolata di solidarietà con le vittime e i feriti, per tenere alta l’attenzione sul problema.

Autore: 

GIAMBATTISTA GHERARDI

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