Casse in crisi, cascine in vendita

Il sindaco «Pochi soldi dallo Stato. Alienazioni per garantire i servizi»

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28/08/2009
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Il Consiglio comunale di Gandino ha approvato un atto di indirizzo per la vendita delle cascine montane di Ca' Master, Bell, Canaletti e della Mandra, di proprietà comunale, che risultano fatiscenti e per le quali non è prevedibile un intervento diretto di recupero da parte del Comune.
«Le esigenze di bilancio - ha sottolineato il sindaco Gustavo Maccari - sono gravose e in costante aumento. Il nostro Comune ha sopportato in questi anni, oltre ai minori conferimenti dello Stato, anche il peso di debiti fuori bilancio ereditati dalla passata amministrazione (quasi un milione di euro). Dobbiamo prevedere possibili alienazioni, per sostenere le necessità primarie del paese: i servizi sociali e la manutenzione ordinaria di strade e opere pubbliche».
Via libera anche al Piano di diritto allo studio.
«Sostanzialmente è stato confermato l'impegno per quasi 300 mila euro già sostenuto lo scorso anno - ha sottolineato l'assessore Filippo Servalli - per garantire piena continuità alle attività didattiche già avviate e consolidare alcune novità che entrano a far parte in maniera organica dell'offerta formativa». Il riferimento è per esempio alla mensa scolastica, ormai a regime alla scuola primaria già da due anni, e ora realtà anche alle medie. Il piano prevede anche nuove dotazioni per i laboratori di informatica delle medie e la realizzazione di un'aula specifica nel seminterrato della scuola primaria, oggetto di un intervento di recupero lo scorso anno.
«Un intervento - ha sottolineato Servalli - che consentirà a breve di trasferire al piano terra anche gli uffici dell'istituto comprensivo, liberando spazi didattici vicino alle aule della primaria».
Il piano di diritto allo studio è stato approvato all'unanimità, ma di fatto col solo voto della maggioranza, in quanto nessun rappresentante della minoranza Lega Nord si è presentato al Consiglio. Il Carroccio non ha motivato l'assenza, lasciando intendere che si tratti semplicemente di una «coincidenza vacanziera». Il capogruppo Mirko Brignoli ha inviato una lettera al sindaco per la nomina oggetto del successivo punto, quella dei rappresentanti del Comune in seno alla Pro loco. La maggioranza ha confermato Gianluigi Salvi e Sergio Mapelli, mentre la nomina spettante alla minoranza è stata rimandata: l'indicazione di Oliviero Bosatelli non può infatti essere accettata in quanto non si tratta di un consigliere comunale, come invece prevede lo statuto della Pro loco.

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