Ok dal Comune: le vecchie elementari in gestione al gruppo Gedi
La ex scuola elementare di Cirano (chiusa anni fa quando le classi furono accorpate a quelle di Gandino) sarà destinata ad accogliere una piccola comunità di disabili gravi. La nuova destinazione d'uso è stata decisa dal consiglio comunale che ha deliberato la concessione in comodato d'uso gratuito per 50 anni dell'immobile all'organizzazione di volontariato Gruppo Gedi, Genitori di disabili di cui è presidente Adriano Bosio.
Nell'ex complesso scolastico, sorto su un terreno donato dalla sorella di monsignor Giovanni Antonietti, gandinese fondatore della Casa dell'Orfano di Ponte Selva, verranno realizzati degli alloggi protetti per ragazzi e adulti disabili. Il progetto di massima dell'intervento prevede la realizzazione, al piano terra, di una sala civica e di un ambulatorio comunale; ai due piani superiori (secondo e terzo) gli alloggi protetti per disabili che il gruppo Gedi dovrà realizzare, a sue spese, entro due anni. Il complesso immobiliare disporrà anche di garage serviti da ascensore. Il Comune provvederà inoltre ad allargare la strada di accesso all'immobile, per migliorare la viabilità.
L'organizzazione di volontariato Gedi ha ricevuto un contributo di 200.000 euro dell'Asl con la legge 388/2000 per la realizzazione di residenze protette per disabili e ha richiesto l'utilizzo dell'immobile in disuso al Comune. L'Amministrazione comunale, tenuto conto della finalità sociale dell'opera, ha deciso di concedere il compendio immobiliare in comodato d'uso gratuito previa sdemanializzazione del complesso.
Nel presentare la proposta al Consiglio comunale, il sindaco Gustavo Maccari ha sottolineato il fatto che a Gandino l'ospitalità e l'accoglienza nei confronti dei disabili, delle persone affette da handicap fisico e psichico, sia sentito come un impegno morale dalla comunità intera.
Sul territorio sono presenti: i disabili psichici della Comunità «Magda», i portatori di disagio sociale nel Centro diurno disabili (ex Cse, ospitato nell'ex orfanotrofio) e ora i portatori di handicap grave del Gruppo Gedi nella struttura di Cirano. Il Comune fa ormai da riferimento per la Valgandino.
Nell'ex complesso scolastico, sorto su un terreno donato dalla sorella di monsignor Giovanni Antonietti, gandinese fondatore della Casa dell'Orfano di Ponte Selva, verranno realizzati degli alloggi protetti per ragazzi e adulti disabili. Il progetto di massima dell'intervento prevede la realizzazione, al piano terra, di una sala civica e di un ambulatorio comunale; ai due piani superiori (secondo e terzo) gli alloggi protetti per disabili che il gruppo Gedi dovrà realizzare, a sue spese, entro due anni. Il complesso immobiliare disporrà anche di garage serviti da ascensore. Il Comune provvederà inoltre ad allargare la strada di accesso all'immobile, per migliorare la viabilità.
L'organizzazione di volontariato Gedi ha ricevuto un contributo di 200.000 euro dell'Asl con la legge 388/2000 per la realizzazione di residenze protette per disabili e ha richiesto l'utilizzo dell'immobile in disuso al Comune. L'Amministrazione comunale, tenuto conto della finalità sociale dell'opera, ha deciso di concedere il compendio immobiliare in comodato d'uso gratuito previa sdemanializzazione del complesso.
Nel presentare la proposta al Consiglio comunale, il sindaco Gustavo Maccari ha sottolineato il fatto che a Gandino l'ospitalità e l'accoglienza nei confronti dei disabili, delle persone affette da handicap fisico e psichico, sia sentito come un impegno morale dalla comunità intera.
Sul territorio sono presenti: i disabili psichici della Comunità «Magda», i portatori di disagio sociale nel Centro diurno disabili (ex Cse, ospitato nell'ex orfanotrofio) e ora i portatori di handicap grave del Gruppo Gedi nella struttura di Cirano. Il Comune fa ormai da riferimento per la Valgandino.
Data di inserimento:
18-08-2005