Brusaporto, ritrovati tre dei sei asinelli rubati a Gandino

Abbandonati in campagna erano legati a degli alberiLa proprietaria: ora spero mi restituiscano anche gli altri

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Data pubblicazione: 

09/03/2010
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I tre asinelli ritrovati a Brusaporto

Sono stati ritrovati ieri, a Brusaporto, tre dei sei asini rubati, tra mercoledì e giovedì scorsi, dalla stalla in cui erano custoditi, sopra Gandino. Il rinvenimento è avvenuto dopo che un automobilista di passaggio ha notato i tre animali legati a due alberi e, pensando si trattasse di bestie abbandonate, ha avvertito il 112 che, a sua volta ha girato la segnalazione ai carabinieri di Gandino, già impegnati nelle indagini.
Pare che già nella serata di domenica un passante abbia notato un furgone centinato scaricare gli animali nella zona per poi allontanarsi in tutta fretta. Ieri il luogotenente Giovanni Mattarello, comandante della stazione di Gandino, con i suoi uomini e la proprietaria degli asini, Rosita Bertocchi, si è recato in località Bironda di Brusaporto dove era stata segnalata la presenza dei quadrupedi. Ornella, Neve e Mouse – tre femmine di cui una gravida – erano legate alle piante con del filo di nylon usato per gli imballaggi, in condizioni fisiche discrete (prevista, comunque, una visita di controllo da parte del veterinario dell'Asl), abbandonati in aperta campagna, in una zona isolata. La padrona ha subito riconosciuto i suoi animali, poi identificati in modo inequivocabile grazie ai microchip installati su ciascun animale. Un agricoltore del luogo ha prestato un mezzo idoneo per il trasporto di animali, sul quale gli asini sono stati caricati non senza difficoltà – essendo piuttosto spaventati – e riportati nella loro stalla, in località Britì, in zona di Monticelli, sopra Gandino, da dove erano stati portati via.
Il recupero dei tre asini segna il positivo epilogo di una vicenda non ancora del tutto conclusa (restano ancora ostaggi dei ladri i tre asinelli «sardegnoli» che si spera di ritrovare presto) ma che rappresenta un successo per le forze dell'ordine che, nei giorni scorsi, hanno controllato allevamenti, stalle e macelli della zona, spingendosi fino in Valle Cavallina. I ladri, probabilmente sotto pressione, hanno pensato bene di liberarsi dei quadrupedi.
«Sono contenta, sia pure a metà, per come sono andate le cose – ha detto rasserenata l'allevatrice Rosita Bertocchi – ma spero che mi siano restituiti anche gli altri animali mancanti, indispensabili e particolarmente idonei, per la loro mole ridotta, per il mio progetto didattico dedicato a soggetti diversamente abili. Con gli animali al completo sarà possibile realizzare il programma terapeutico che prevede trekking per i piccoli, attività riabilitative per soggetti con disturbi psichiatrici, iniziative di educazione all'ecologia e al rispetto dell'ambiente, attività ricreative e di relazione con gli animali. Forse l'avvio del progetto subirà un ritardo, ma verrà comunque attuato. Devo ringraziare moltissimo le forze dell'ordine che si sono mosse con grande discrezione e professionalità. Spero che gli autori del furto si convincano a restituirmi i tre asinelli restanti. Non riesco a immaginare che cosa possano farsene mentre qui sarebbero molto utili».

Autore: 

Franco Irranca

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