«Bravo Papà»: in Valgandino incoronano Migliaccio

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29/03/2007
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Giulio Migliaccio e Antonino Bernardini al taglio della torta degli «Amici»
I gol e le vittorie fanno classifica, i gesti tecnici dei calciatori creano campioni e leggende. Tutto vero, ma in Valgandino hanno pensato che il calcio deve restare un grande, bellissimo gioco, e quindi vale la pena di sorridere e magari portare avanti con semplicità valori importanti.
È nato in quest'ottica una quindicina di anni fa il premio «Bravo Papà», istituito dall'Atalanta club Valgandino e destinato al calciatore atalantino che a primavera (quando il gruppo organizza la propria cena annuale) risulti essere il «papà» più recente.
Il titolo quest'anno è andato al mediano nerazzurro Giulio Migliaccio, insidiato sul filo di lana da Claudio Rivalta, che in questi giorni (ma fuori tempo massimo per il regolamento del premio) ha avuto la gioia della nascita della piccola Sofia.
In casa Migliaccio nel giugno 2006 è arrivata Giulia e gli «Amici» della Valgandino hanno festeggiato il calciatore con tanto entusiasmo. Centotrenta fra soci e simpatizzanti hanno fatto da cornice alla serata e al festeggiato, accompagnato dal capitano Antonino Bernardini. Con loro anche tanti atalantini di ieri (Magrin e Perico) e di domani (i giovani Tissone jr e Bulla), e personaggi del mondo nerazzurro come Marino Lazzarini (presidente del Centro coordinamento degli «Amici»), Elio Corbani, Giacomo Randazzo, Aldo Piceni, Luca Carminati, Andrea Lazzaroni, Arturo Zambaldo, Marco e Maurizio Bucarelli.
«È un onore per me ricevere questo premio – ha commentato Migliaccio – soprattutto dopo calciatori del calibro di Marcolini, Doni e Zampagna». Il presidente del gruppo, Enzo Conti, ha pure ringraziato presenti e collaboratori e ricordato la filosofia del gruppo nato nel 1979, che trova nel calcio una semplice ragione per stare insieme e promuovere attività ricreative e di solidarietà.
«Il 'Bravo Papà' – spiega Conti – è nato per un'idea goliardica, per rompere la logica esasperata del risultato e del denaro che ha inflazionato il calcio. Noi vogliamo divertirci e questo ci porta a stare insieme volentieri, a trasformare una trasferta in una gita enogastronomica, a organizzare la 'Corsa delle uova' a Gandino oppure a sostenere la costruzione di un asilo nido sulle Ande Boliviane o l'attività di un orfanotrofio in Malawi». I tifosi più giovani, stimolati dal segretario Ezio Tironi, hanno intonato cori e applausi ritmati. La passione ha sempre voce, ma in Valgandino sanno metterci anche il cuore, e soprattutto la testa.

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G. B. G.

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