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Atalanta di ieri, oggi e domani. O forse, semplicemente, l’Atalanta di sempre.
Il tradizionale appuntamento primaverile con i soci dell’Atalanta Club Valgandino ha viaggiato fra l’attualità di sorrisi ritrovati, l’auspicio di un finale in crescendo e l’allegria di un sodalizio che da trentasei anni anni fa del buonumore un segno distintivo. Nell’abituale ritrovo al ristorante Da Leone di Vertova è stato assegnato ad Alejandro Gomez l’annuale premio Bravo Papà, il cui albo d’oro è stato aperto da Maurizio Ganz nel 1994. Il calciatore argentino nerazzurro lo scorso 8 gennaio ha condiviso con la moglie Linda la nascita della secondogenita Costantina, che si aggiunge al fratellino Bautista.
Ad affiancare il «Papu» c’era anche Marcelo Estigarribia, che da subito potrebbe essere in lizza per l’edizione del prossimo anno: a giugno la famiglia del paraguayano saluterà infatti l’arrivo della secondegenita.
A far gli onori di casa c’era il presidente Enzo Conti con i solerti collaboratori, fra cui la neo vicepresidente Adriana Locatelli. A ricordare l’Atalanta degli anni ’80 c’erano campioni indimenticati come Marino Magrin, Lino Mutti, Eugenio Perico, Oliviero Garlini e Giancarlo Finardi (ora al fianco di Mino Favini) e con loro dirigenti di ieri e di oggi guidati da Marino Lazzarini, presidente del Club Amici dell’Atalanta. Immancabili i «tifosi di lungo corso» Elio Corbani (applauditissimo), l’attuale responsabile comunicazione della società Elisa Persico, Aldo Piceni, Arturo Zambaldo, Elio Castelli (da tre anni sindaco di Gandino), Guido Fratta (presidente di Promoserio) e lo storico cappellano don Damiano Ghiraldini, che ha pronosticato per i nerazzurri 40 punti a fine campionato.
Ai tavoli c’erano anche i rappresentanti di altre sei sezioni del Club Amici: Tigri di Parre, Ponteranica, Tribulina, Cinque Vie, Solo Dea e Malpaga. Per l’Atalanta del futuro c’erano Giacomo Parigi e Federico Di Giovanni della Primavera, rispettivamente capocannoniere e giovane innesto arrivato quest’anno dalla Juventus. Un ricordo commosso è andato a Piermario Morosini, nel giorno del terzo anniversario della sua scomparsa.
Gomez ed Estigarribia hanno auspicato per sé e la squadra un finale da ricordare: uno a caccia del primo gol in stagione e il secondo deciso a recuperare i mesi perduti per il grave infortunio. Davanti alla torta griffata Atalanta non sono mancati i sorrisi dei piccoli tifosi, calciatori in erba nelle squadre della zona. Il futuro, in campo e sugli spalti, passa da qui.