Beni culturali della diocesi. Si chiude il corso per operatori a Gandino

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25/11/2011
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Museo diocesano di Gandino

Uno strumento prezioso a disposizione delle parrocchie, per valorizzare appieno un patrimonio artistico straordinario.
Sono partiti in Diocesi i corsi di formazione gratuiti per l'utilizzo, a livello delle singole parrocchie, del Catalogo Diocesano dei Beni Culturali.
Dopo la sessione inaugurale di ottobre al Museo Bernareggi di Bergamo e quella successiva che si conclude oggi a Gandino, sarà la volta (dal prossimo dicembre sino a novembre 2012) di Alzano Lombardo, Clusone, Romano di Lombardia, Verdello, Calolziocorte, Seriate, Brembilla, Trescore Balneario, Vilminore di Scalve, Almè e Sarnico.

Catalogo digitale
«Negli ultimi anni – spiega Silvio Tomasini, segretario della Rete dei Musei della Diocesi – è stato notevole lo sforzo effettuato da Curia e parrocchie per compilare un inventario dei beni culturali mobili, moderno e basato sui più aggiornati modelli di catalogazione digitale. Bergamo è la prima in Italia ad aver completato un'esperienza di questo genere, grazie anche all'utilizzo del prezioso lavoro svolto negli ultimi decenni da monsignor Giuseppe Beretta».
Grazie ad un software che permette la consultazione online, mediante chiavi di accesso personalizzate per ciascuna parrocchia, oggi è possibile usufruire di questo straordinario materiale sia per motivi conservativi che pastorali.
«È una risorsa – continua Tomasini – che sostituisce i vecchi inventari cartacei e consente di utilizzare soprattutto il preciso archivio fotografico a scopo documentale e pastorale. Il corso non è aperto a tutti, ma riservato a specifici incaricati parrocchiali, che partecipano previa autorizzazione dei singoli parroci. L'obiettivo è formare due incaricati volontari per ciascuna parrocchia della diocesi».

L'importanza degli archivi
In ciascuna delle tredici sedi il corso si articola in tre incontri (il lunedì sera alle 20.30) della durata di circa due ore. Nella prima serata viene presentata l'importanza e le potenzialità dell'inventario parrocchiale, mentre nel secondo incontro si passa alla fase pratica di utilizzo del Catalogo Diocesano online. L'ultimo incontro consentirà infine di verificare eventuali problematiche emerse e raccogliere eventuali segnalazioni o correzioni da parte degli studiosi locali.
Per avere maggiori informazioni è possibile si può telefonare alla segreteria della Fondazione Adriano Bernareggi (035-248772) oppure si può consultare il sito www.retemuseibergamo.it. Giambattista Gherardi
 

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