Benemerito 2018: premio per l’Istituto delle Orsoline

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Data pubblicazione: 

02/07/2018
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Il fine settimana di festa tenutosi a Gandino in coincidenza con la festa dei Ss.Martiri Patroni è culminato domenica 1 luglio nella solenne concelebrazione in Basilica e nell’assegnazione delle benemerenze cittadine da parte della Pro Loco. Il rito religioso è stato presieduto da don Carlo Caccia, sacerdote gandinese oggi parroco ad Ossanesga di Valbrembo, che ha festeggiato il trentesimo di sacerdozio. Nel corso della concelebrazione, accompagnata dalla Corale Luigi Canali e dal Quintetto di fiati “Just a brass Quintet” diretti da Marco Guerinoni, il prevosto don Innocente Chiodi ha consegnato a don Carlo un’immagine del 1987, relativa all’Autoesodo in camper dell’Oratorio. I giovani di allora immortalati con l’ormai novello sacerdote hanno raggiunto l’altare per una “rinnovata” foto ricordo.

Scrosciante l’applauso dei presenti anche per Mario Bosio, sacrista della Basilica dal 1990, che da metà luglio terminerà il proprio servizio per la meritata pensione. In piazza Vittorio Veneto si è poi tenuta la cerimonia di assegnazione del “Benemerito Gandinese 2018”, aperta dal saluto del sindaco Elio Castelli, affiancato dal maresciallo Francesco Ciaco, comandante la locale stazione Carabinieri. Quest’anno la Pro Loco ha insignito della benemerenza l’Istituto delle Suore Orsoline di Maria Vergine Immacolata, fondato a Gandino duecento anni fa da don Francesco della Madonna.

A ricevere il premio una nutrita delegazione di Suore, guidate dalla madre generale suor Raffaella Pedrini, “orgogliosa come tutte le suore della nostra origine gandinese e dell’affetto che la comunità ci dimostra”.

Le Orsoline di Gandino sono la prima congregazione di vita apostolica nata in Italia dopo le soppressioni napoleoniche. Le circa quattrocento suore oggi attive operano in Italia, Polonia, Brasile, Kenya, Eritrea, Etiopia, Sud Sudan e Argentina. Le Orsoline di Gandino si stabilirono anche a Bergamo nel 1904, con l’apertura del Pensionato di Via Porta Dipinta in Città Alta, e nel 1923 fu aperta la casa generalizia di via Masone. Il convento di Gandino continua ad essere luogo caro per l’istituto, luogo del riposo e della cura delle suore anziane o ammalate, casa di spiritualità e di iniziative formative; dal 2010 è anche sede del Museo storico.

Nella motivazione della benemerenza, il consiglio della Pro Loco Gandino, guidato da Lorenzo Aresi, ha rimarcato “la costante attenzione delle Suore alle attività del paese, al di là del carisma educativo che le ha rese parte attiva e preziosa nelle attività pastorali, presso la Casa di Riposo e presso la Scuola Materna. Non possiamo non sottolineare, con infinita gratitudine, la vicinanza fattiva alle numerose attività culturali, con una disponibilità sconfinata nella concessione di spazi, una sapiente attenzione a valorizzare sinergie e un’intraprendente proposta di eventi culturali, espositivi e concertistici che hanno garantito alla comunità gandinese occasioni di altissimo livello”.

Nel corso delle cerimonia, il Comune di Gandino a consegnato a don Carlo Caccia una riproduzione della pagina de L’Eco di Bergamo del 18 giugno 1988, giorno della sua ordinazione, mentre la Pro Loco ha ringraziato Mario Bosio con il dono di un volume. Applausi e note musicali anche per Aleandro Martinelli, direttore del Civico Corpo Musicale di Gandino, che ha festeggiato i 20 anni di direzione a Gandino con il tradizionale, applaudito concerto serale davanti al Municipio.

Autore: 

Giambattista Gherardi

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