Asini rubati, raid con un autocarro

Sul terreno le tracce lasciate dal mezzo usato dai ladri

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Data pubblicazione: 

06/03/2010
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Tiene ancora banco, a Gandino, la vicenda dei sei asinelli rubati tra mercoledì e giovedì scorso dalla stalla in cui erano custoditi in località «Britì», nella zona di Monticelli, sulle montagne di Gandino.
«Gli animali – spiega la proprietaria Cinzia Bertocchi, che gestisce una piccola azienda agricola a Gandino – erano chiusi nella stalla dove trascorrevano l'inverno e da lì sono stati prelevati da sconosciuti che hanno forzato la porta in legno dell'edificio rurale spaccando il lucchetto. Poi sono stati caricati su un autocarro attrezzato con il quale sono stati trasportati verso una destinazione ignota. Sul terreno hanno lasciato tracce evidenti del loro raid. Gli animali, quattro acquistati in Sardegna e due in zona, facevano parte di un progetto con finalità terapeutiche, rivolto a bambini diversamente abili, che doveva iniziare il primo aprile».
Gli asini trafugati servivano quindi per lo svolgimento di attività assistite a favore dei bambini disabili. Il furto è stato denunciato ai carabinieri della stazione di Gandino che hanno avviato le indagini per venire a capo della singolare vicenda che ha destato sorpresa non solo in zona. Il furto degli asini risulta infatti un episodio insolito per la nostra zona dove l'abigeato non è un reato legato alla tradizione e sotto questo profilo rappresenta una novità. Oltre ai sopralluoghi sul posto, gli uomini dell'Arma non hanno trascurato di visitare le macellerie della zona nell'eventualità che il furto abbia avuto, tra le sue finalità, anche quella di commerciare la carne, molto ricercata, di questi animali. Resta il rammarico di un gesto che, al di là del valore degli animali rubati, impedisce un'iniziativa, l'ippoterapia, che va a favore dei bimbi disabili.

Autore: 

F. I.

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