Arte, storia e industria in Val Gandino

Leffe e Gandino. Novità in arrivo per i musei della valle

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Data pubblicazione: 

20/03/2013
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Una nuova guida a Gandino e una nuova sede a Leffe. Si preannuncia intensa nelle prossime settimane l’attività dei musei della Val Gandino che propongono interessanti novità.

Nuova guida per il museo della Basilica di Gandino
Si parte già sabato 23 marzo alle 20.45 a Gandino, dove viene presentata la nuova guida storico-artistica del museo della Basilica, patrocinata dalla Rete dei musei della Diocesi di Bergamo. Il museo di Gandino, fondato nel 1928, è il più antico della Diocesi: è ospitato, a pochi passi dalla Basilica di Santa Maria Assunta, in un antico edificio seicentesco e accoglie antichi tessuti, merletti in oro e argento, sculture lignee, argenti (soprattutto di area tedesca) e presepi per una sezione che vanta più di 600 esemplari unici. La raccolta dei tessuti, che spazia dal secolo XV al secolo XX, è considerata per quantità, qualità e varietà delle tecniche di lavorazione tra le più importanti al mondo. «È un museo vivo - spiega il rettore Silvio Tomasini - dato che i manufatti in esso conservati vengono ancor oggi regolarmente utilizzati per le occasioni liturgiche più solenni». Alla realizzazione della guida hanno collaborato (oltre a Tomasini) gli studiosi Antonio Savoldelli e Andrea Franci.

A Leffe la nuova sede del museo del Tessile
Domenica 5 maggio toccherà a Leffe, dove verrà inaugurata, nell’area del polo scolastico di via Locatelli, la nuova sede del museo del Tessile. È una realtà inaugurata nel 2005 grazie ad Arts, l’Associazione Ricerche Tessili Storiche onlus, che ha raccolto macchinari di un passato più o meno prossimo appartenuti alle industrie del centro laniero della Val Gandino. Fra gli esemplari di maggior interesse spicca il grande torcitoio circolare per la seta, che lavorò in paese sino al 1924. È l’unico ancora esistente in Bergamasca e ha installati alcuni accorgimenti tecnici frutto degli studi di Leonardo da Vinci.

L’impegno dei volontari
Nel Museo del Tessile è possibile osservare anche l’evoluzione del telaio, strumenti di controllo e misura, macchine da cucire, campionari di tessuti dal 1842 in poi. Sono numerosi i volontari che in questi anni si sono fatti carico di raccogliere, conservare ed esporre il patrimonio di documenti, macchinari e testimonianze. L’esposizione è punto di riferimento ideale per le attività didattiche delle scuole, cui viene offerta per esempio la possibilità di assistere alla crescita dei bachi da seta oppure alla creazione un tappeto o di un merletto, con macchinari multifilo perfettamente funzionanti. Informazioni dettagliate sul sito www.museodeltessile. it.

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