Arte e farfalle per la notte in Valgandino

Dalle 20 alle 24 aperti i Musei della basilica e del tessile: argenti, antichi telai e bachi da seta E per la prima volta visite alla raccolta di opere contemporanee nella sede di Radici Group

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23/06/2007
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il monumentale torcitoio circolare di fine ’700, conservato nel Museo del tessile di Leffe
nel tondo, la basilica di Gandino, e a lato due particolari delle ante lignee del ’500 che compongono l’Annunciazione, conservate nel Museo della basilica
Una galleria di opere di Marco Mazzucconi del ’97, che decorano un atrio che porta agli uffici al piano superiore della sede di Radici Group.
La ricchezza e il prestigio di argenti e antiche sete, la cavalcata del tessile negli anni del boom, le nuove frontiere dell'industria e dell'arte moderna, il piacere della musica.
Sono numerosi e articolati gli intrecci che daranno forma e vita alla «Notte di arte e cultura», progetto che viene proposto questa sera in Valgandino, con il patrocinio dei Comuni di Gandino e Leffe, supportato dalle realtà espositive della valle.
A partire dalle 20 prenderà il via una «notte bianca», che unirà con un unico filo conduttore il Museo della basilica di Gandino, il Museo del tessile di Leffe e la collezione d'arte contemporanea di Radici Group, custodita nella moderna sede del gruppo industriale in via Ca' Antonelli a Gandino.
I tre luoghi espositivi saranno aperti al pubblico, che sarà seguito con visite guidate alla scoperta di opere d'arte antiche e contemporanee e di macchine e utensili che hanno fatto la storia della «valle dell'oro».
«È una prima sperimentazione – spiega Silvio Tomasini, rettore del Museo della basilica di Gandino – di messa in rete delle realtà espositive di cui possiamo disporre, ciascuna con le proprie peculiarità, e soprattutto con sinergie inaspettate che possono essere la base per percorsi innovativi».
La storia del tessile trova il suo primo importante intreccio a Gandino, dove dal 1929 è attivo il Museo della basilica di Santa Maria Assunta, custode di una importantissima collezione di arte sacra che lo pone, nel settore, ai primi posti in Europa. Alla base di una dotazione tanto ricca (ancor oggi «viva», poiché argenti e paramenti vengono normalmente utilizzati nelle celebrazioni più solenni) c'è naturalmente la munificenza e la fede dei mercanti gandinesi di pannilana, che percorsero nei secoli le vie commerciali di mezza Europa, portando a Gandino oggetti artistici di grande valore, guadagnandosi stima e rispetto nelle corti imperiali. Negli Anni '80 l'ampliamento delle sale espositive ha consentito la nascita della sezione tessile e dei presepi. E nel 2006 sono arrivati a Gandino oltre 5.000 visitatori. Da quest'anno il Museo della basilica è aperto al pubblico tutte le domeniche e i giorni festivi, grazie anche al gruppo «Amici del Museo», che si occupa di tutti gli aspetti pratici, dai servizi di visite guidate al book shop, dalla pulizia alla sorveglianza.
È una storia più recente (è stato inaugurato nel 2005), ma non meno affascinante, quella del Museo del tessile di Leffe, segnale di continuità tra presente e passato creato dalla Arts (Associazione ricerche tessili storiche onlus), che lo gestisce. Il museo espone una sezione riguardante la lavorazione della seta, con un torcitoio circolare della fine del 1700 dal diametro di 4,5 metri, proveniente dal Filatoio di Leffe. L'importanza del torcitoio circolare da seta è dovuta alla sua storia plurisecolare, da quando compare a Lucca nel XIII secolo a quando furono fermati gli ultimi esemplari nel 1935. Ogni sua parte ha una storia evolutiva durata secoli, alla quale si applicò anche Leonardo da Vinci: se ne trovano tracce, infatti, nel Codice Forster e nel Codice Madrid. «Nel Museo – spiega Luigi Spampatti – è possibile osservare anche l'evoluzione del telaio, a partire da quello del Medioevo fino a quello meccanico a ratiera di inizio '900».
In occasione dell'evento verrà presentata dal vivo la parte finale di un progetto che in questi mesi ha ricreato la coltivazione dei bachi da seta. La formazione dei bozzoli è ormai completa ed è possibile che il pubblico possa assistere stasera alla nascita delle farfalle. Saranno anche esposti due modellini in scala 1:8 di telai Somet, perfetti in ogni particolare e funzionanti.
Vera «primizia» della notte bianca della Valgandino sarà poi l'apertura al pubblico della sede di Gandino di Radici Group, inaugurata lo scorso anno, con la sua raccolta di opere e installazioni di particolare significato e rilievo, cui per primo diede impulso il compianto Fausto Radici.
Nei tre punti aperti al pubblico (dalle 20 alle 24, ingresso libero) si susseguiranno interventi musicali curati dal trio di legni «Arteventi», che proporrà brani di Simone Mayr grazie al flauto di Nadia Vecchi, al clarinetto di Damiano Bertasa e al fagotto di Cristian Crevena. Alle 21 è prevista l'inaugurazione dell'installazione di Mariella Bettineschi nella sede Radici, seguita dall'esibizione musicale.
Poi, arrivederci a settembre, in occasione dell'iniziativa «Musei di notte».

Autore: 

Gian Battista Gherardi

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