Alpini, dopo i premi sistemano la «scalèta»

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15/11/2007
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Lorenzo Rottigni (a sinistra) e Antonio Servalli con, al centro, Angelo Moro
I festeggiamenti a Gandino per il 75° di fondazione del Gruppo alpini hanno confermato l'indissolubile legame fra le penne nere e la gente, fatto di amicizia, impegno e tanta solidarietà. Dopo l'omaggio del capogruppo Angelo Moro ai monumenti ai Caduti, durante la Messa in basilica, presieduta dal prevosto monsignor Emilio Zanoli e accompagnata dal Coro alpino di Vertova-Colzate – alla quale era presente anche il maggiore Carlo Macalli, vicepresidente della sezione di Bergamo – è stato benedetto il nuovo gagliardetto del gruppo (il terzo in settantacinque anni di storia). A ricoprire il ruolo di madrina è stata la signora Raffaella Hallmayr, figlia di Giacomo, che fu tenente del battaglione Vicenza nel primo conflitto mondiale e fu fondatore del gruppo di Gandino nel 1932. La signora Hallmayr è anche moglie di Gigino Rudelli, per 52 anni, dal 1948 al 2000, a capo delle penne nere e ancor oggi capogruppo onorario.
In serata il gran finale dei festeggiamenti, al cinema teatro Loverini dell'oratorio, dove il Coro alpino si è esibito con il Civico corpo musicale diretto da Aleandro Martinelli. Musiche e canti della tradizione alpina sono echeggiati fra gli applausi del folto pubblico presente, che ha seguito in piedi l'esecuzione finale dell'inno di Mameli. Sono stati consegnati riconoscimenti alle autorità presenti, fra le quali il sindaco Gustavo Maccari, il luogotenente dei carabinieri Mattarello e Gian Battista Colombi, responsabile della zona 15 Valgandino, che era rappresentata anche dai singoli capigruppo. La Squadra Antincendio boschivo Valgandino ha consegnato un gagliardetto agli alpini per la collaborazione nell'ambito della Protezione civile, mentre il gruppo ha consegnato due targhe speciali a Lorenzo Rottigni, responsabile della sede sociale a Palazzo Giovanelli, e ad Antonio Servalli (Tunì), custode operoso della Tribulina dell'Uccellino, restaurata dal gruppo negli Anni Settanta, nella zona di Cirano. Infine gli alpini hanno annunciato la prossima ristrutturazione dell'antica «scalèta de Frà» che collega il centro alla casa di riposo. D'accordo con il Comune, che si accollerà la parte progettuale e burocratica, sarà riportata alla piena funzionalità.

Autore: 

Giambattista Gherardi

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