Alessandro Noris rompe l’incantesimo e si impone sul podista, l’amico-rivale Luca Lanfranchi
Pubblicato da:
Data pubblicazione:
Categoria contenuto:
Letture:
L’esultanza finale è stata più che giustificata: Alessandro Noris ha finalmente rotto l’incantesimo della raccolta uova e la maledizione della pioggia, facendo sua l’ennesima appassionante edizione della «Corsa delle uova» a Gandino. Per la prima volta negli ultimi tre anni il meteo si è mantenuto al bello, consentendo a Noris di evitare le insidie della pavimentazione scivolosa in piazza Vittorio Veneto e respingere l’attacco dell’amico-rivale Luca Lanfranchi, impegnato nella prova di corsa verso Fiorano e ritorno.
Noris ha depositato il centesimo uova, accompagnato dal boato delle migliaia di spettatori presenti, quando il cronometro segnava 41’02”, mentre Lanfranchi ha chiuso la prova in 42’38”. Per Noris (già vincitore da corridore nella prova d’esordio del 2013) la vittoria è una sorta di liberazione, dato che nelle ultime due edizioni aveva visto ritornare in piazza il corridore (lo stesso Lanfranchi nel 2014 e Marco Piazzalunga nel 2015) mentre si accingeva a depositare l’ultimo uovo.
L’affermazione del raccoglitore è evento raro nell’albo d’oro della manifestazione, tanto che non si verificava dal 2008, quando vinse Attilio Testa. I concorrenti hanno raccolto i complimenti calorosi del pubblico, dei familiari di Giovanni Bonazzi (che ideò l’originale scommessa nel 1931) e di due veterani come Aldo Moretti e Valentino Nodari, che hanno fatto da mossieri all’edizione di quest’anno nel ricordo della sfida che li vide contrapposti nel 1981, quando l’Atalanta Club Valgandino riportò in auge la gara.
Per Lanfranchi il palmares parla di sei partecipazioni, impreziosite dalle vittorie nel 2011 e 2014. Ieri l’Atalanta Club Valgandino ha presentato il nuovo libro dedicato alla storia della corsa e alle sue curiosità, con albo d’oro, galleria fotografica e Qr Code interattivi legati a contributi video. I proventi della vendita del libro (offerta minima 5 euro) saranno destinati a un progetto di accoglienza protetta per ragazze madri della parrocchia di San Giustino a Roma, guidata da don Stefano Bonazzi, figlio del Giovanni primo concorrente.
A chiudere in bellezza la festosa serata non sono mancate uova sode e frittata offerte dagli alpini e l’animazione fino a tarda ora della «Notte bianca» organizzata dai commercianti. Da ricordare che il fine settimana gandinese (in cui si celebrano i Santi Martiri Patroni) proporrà oggi alle 21 in piazza Vittorio Veneto il tradizionale concerto del Civico corpo musicale di Gandino.