Albini, a Gandino nasce il polo logistico

Una scelta imprenditoriale che conferma il forte radicamento sul territorio della storica azienda tessile e punta a salvaguardare l’occupazione

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Data pubblicazione: 

17/05/2008
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L’ingresso alla sede storica di Albino del Cotonificio Albini
Per la nuova struttura saranno investiti 8,5 milioni Servirà tutto il gruppo e occuperà 120 persone
Il Cotonificio Albini investe in Val Seriana. Per l'esattezza, in Val Gandino. Qui, in un'area acquisita dal Radici Group, sarà operativo da settembre il nuovo polo logistico a servizio di tutto il gruppo. Un'operazione da 8 milioni e mezzo che permetterà di migliorare il servizio ai clienti e il controllo qualitativo dei prodotti, i tessuti per camiceria che per oltre due terzi del fatturato sono venduti sui mercati internazionali. Ma oltre all'impegno economico, ciò che conta è la scelta: restare e crescere sul territorio. Con una motivazione che viene prima di ogni altra: difendere i posti di lavoro in valle. Nella nuova realtà di Gandino, che diventerà di fatto il nono stabilimento del Cotonificio Albini e dove vengono concentrate le attività legate al controllo qualità e alla spedizione, lavoreranno a regime circa 120 persone, con una fase iniziale di trasferimenti da Albino, dove sono occupati circa 750 addetti, e possibili incrementi successivi che potranno essere valutati in un secondo momento. L'operazione fra l'altro si colloca in un periodo di congiuntura non felice, ma segue la politica di investimento costante seguita dal gruppo tessile di Albino che anche con questo intervento vuole prepararsi a cogliere le opportunità che potranno presentarsi quando cambierà il ciclo economico.

Radicati sul territorio
Silvio e Andrea Albini, rappresentanti della quinta generazione della famiglia alla guida del gruppo, insieme al fratello Stefano e al cugino Fabio, hanno presentato ieri l'iniziativa. Creare un polo logistico in Valle Seriana, ha sottolineato Andrea Albini, direttore tecnico e consigliere delegato del gruppo, dimostra che l'azienda «è profondamente radicata sul territorio e ha deciso di anteporre la salvaguardia del posto di lavoro di chi opera nell'ambito del controllo qualità e della logistica a qualsiasi altra logica aziendale». Un investimento che, si rimarca, è stato possibile anche grazie all'apertura delle nuove strade: «Apparentemente controcorrente - prosegue Albini - questa scelta è una prima evidente risposta che l'economia della valle può riprendere slancio dopo l'apertura delle nuove arterie stradali che collegano la media Valle Seriana con lo svincolo autostradale di Seriate».
Il gruppo ha quindi valutato diverse possibilità su tutto il territorio della valle. Alla fine la scelta è caduta su Gandino: un'area di 14 mila metri quadrati, di cui circa 11.500 coperti, divisi su due livelli, con un piano interrato di 7.400 e un piano terra di 4.100 metri quadrati. Qui operava in origine la Manifattura Automatica del gruppo Radici, poi divenuta Radici Tessuti. Spazi dismessi che ora trovano una nuova destinazione, grazie anche a un «buon gioco di squadra», come ha sottolineato il consigliere delegato Silvio Albini, riferendosi al consenso incontrato lungo il percorso. «La scelta - aggiunge il fratello Andrea - è stata molto apprezzata sia dal sindacato sia dall'amministrazione comunale di Gandino che ha accolto favorevolmente la decisione di insediare nel paese tutta la logistica del gruppo». L'area fra l'altro è contigua alla sede di Radici Partecipazioni Spa, il nuovo quartier generale del Radici Group, presieduto da Angelo Radici, inaugurato quasi due anni fa, che si è affiancato alla sede di via Foscolo per concentrare nella terra d'origine tutte le funzioni «corporate».

Automazione e specializzazione
Con il nuovo polo logistico, spiega Andrea Albini, il Cotonificio Albini punta a «migliorare e aumentare l'efficienza nella catena logistica e incrementare l'integrazione con la Manifattura di Albiate». Nella nuova realtà di Gandino saranno quindi stoccati i filati greggi, i tessuti greggi e i tessuti finiti e troveranno posto il laboratorio di analisi tessuti, l'ispezione dei tessuti finiti, che è la fase che richiede il maggior impiego di manodopera, e la spedizione. Ci sarà un «mix di automazione spinta e di personale specializzato», spiega il direttore tecnico del gruppo. L'investimento di 8,5 milioni servirà infatti per coprire le spese di acquisto dell'area e del fabbricato, per la ristrutturazione dell'immobile, che già rispondeva a un'impostazione di tipo logistico, e la costruzione di impianti all'avanguardia, che consentiranno di organizzare l'attività sui due piani dell'immobile e che per la realizzazione dei sistemi di movimentazione automatica dei tessuti, spiega Albini, vedono il coinvolgimento tra i fornitori anche del gruppo tedesco Siemens. «Tutti i tessuti - aggiunge - saranno inoltre tracciati in tempo reale con il sistema di comunicazione in radiofrequenza Rfid: in ogni istante avremo traccia della posizione di una pezza e questo ci consentirà di essere reattivi in fase di spedizione. Una buona parte dell'investimento riguarderà inoltre la sostituzione delle macchine per il controllo dei tessuti, oltre che la realizzazione di ogni intervento utile a garantire al personale la massima vivibilità degli ambienti».

A breve via ai lavori
Il Cotonificio Albini conta di iniziare i lavori entro maggio e di terminarli entro agosto. L'iter burocratico è stato completato, sottolinea Andrea Albini tornando sui risultati positivi del «gioco di squadra». «Fin dai primi incontri - ricorda - il sindaco di Gandino ha accolto positivamente l'iniziativa. Lo stesso è accaduto con Angelo Radici che ha intuito le potenzialità della vendita per l'impatto sul paese. Il sindacato ha preso atto in modo favorevole della scelta di restare radicati in valle e questo in una linea di continuità con gli ottimi rapporti che da sempre abbiamo con i rappresentanti sindacali». Un «gioco di squadra» che ha coinvolto anche il mondo del credito. «Sotto il profilo finanziario, l'operazione appena conclusa è stata seguita da Ubi Banca Popolare di Bergamo, con un contratto di leasing fatto con Bpu Esaleasing», continua il direttore tecnico, sottolineando come alla base del finanziamento ci sia non solo «la validità del progetto di investimento», ma anche «la forte valenza sociale per il territorio».

L'auspicio
«Il Cotonificio Albini - conclude Andrea Albini - non è insolito a prendere decisioni che vanno controcorrente: è successo nel 2004 con l'apertura dello stabilimento di Mottola, in provincia di Taranto, che alla luce dei fatti si può considerare come uno dei casi di maggiore successo di investimento nel Mezzogiorno, con una produttività e una qualità tra le più alte del gruppo e con un assenteismo inferiore al 2%». «È uno dei nostri fiori all'occhiello», aggiunge Silvio Albini. «Speriamo che anche il polo logistico di Gandino sia un nuovo caso di successo per la capacità di rispondere al mercato».

Autore: 

Silvana Galizzi

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