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Una festa semplice e gioiosa, per salutare nuovi ambienti e nuove avventure educative.
È stata inaugurata a Gandino la nuova sede del Centro di aggregazione giovanile, punto centrale del Progetto giovani che dal 1986 viene portato avanti dal Comune. In mattinata il breve momento ufficiale è stato coordinato dall’assessore ai Servizi sociali Paolo Tomasini e dagli educatori Tommaso Pedrini e Paola Campana. «C’era l’esigenza – ha sottolineato Tomasini – di trovare una sede alternativa ai vetusti ambienti di Palazzo Giovanelli (oggi inagibili) che ospitavano in precedenza il centro. Riteniamo di estrema attualità la necessità di offrire ai giovani un punto di riferimento alternativo da quelli “canonici” e strutturati, un luogo che ispiri ai ragazzi opportunità creative e socializzanti. Non si tratta di un “porto franco”, ma di un’ulteriore attenzione ai giovani».
Temi sottolineati dalle artistiche decorazioni approntate per i nuovi ambienti. Su una di esse si legge il testo di un proverbio africano: «Per educare un bambino ci vuole un intero villaggio». Per l’intera giornata i ragazzi del Cag (d’obbligo la citazione per Luca Rebuffini), hanno accolto ospiti e visitatori. Hanno proposto le attività quotidiane, orgogliosi dei nuovi spazi che essi stessi hanno contribuito a ripulire, tinteggiare e arredare.
A portare il saluto dei gandinesi sono giunti anche il sindaco Elio Castelli e il parroco don Innocente Chiodi, che ha benedetto i locali. In serata grande festa con la musica pilotata dal dj Flaviano Botta. Il Cag sarà aperto tutti i giorni dalle 16 alle 19.