Per 52 anni il primo alpino di Gandino
Un uomo impegnato, ma soprattutto un alpino. È morto a Gandino Luigi Rudelli, storica guida delle penne nere del paese.
Aveva il grado di sottotenente, ma l'appellativo di Gigino era il «titolo» con cui tutti gli alpini gandinesi gli riconoscevano stima, amicizia e affetto. Un carisma guadagnato in decenni di appassionato impegno. Studente in medicina veterinaria a Milano, fu chiamato alle armi giovanissimo e frequentò il corso allievi ufficiali. Impegnato su vari fronti, fu anche prigioniero in Germania nel 1944. Nel 1948, insieme a Francesco Picinali e Gino Alberti, rifondò gli alpini di Gandino – nati nel 1932 –, di cui è stato capogruppo per 52 anni, fino al 2000. È stato anche tra i fondatori della Cai Valgandino e ne fu presidente per 30 anni. Vantava l'ascensione alle maggiori cime delle Alpi, ma non meno rilevanti i titoli italiani vinti nella corsa in montagna e le vittorie nello sci da fondo. Gigino Rudelli lascia la moglie Raffaella Hallmayr, i figli Mariangela, Alberto e Lucia e i nipoti. Domani alle 15 i funerali, partendo dall'abitazione di via Redorta.