Addio a «Binda», tra impegno e melodie

Virtuoso del mandolino, Giambattista Picinali si è spento a Barzizza

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03/01/2010
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«Binda» con il suo mandolino

Si è spento a Capodanno a Gandino, Giambattista Picinali, 87 anni, per tutti «Binda», figura cara alla comunità di Barzizza. Una malattia latente ha vinto la resistenza di un uomo generoso, provato appena nove mesi fa dalla scomparsa della moglie Ester. Già a 15 anni era impegnato nella cascina di famiglia. Mostrò talento nel ciclismo, tanto da correre al Vigorelli di Milano. Conobbe il campione Alfredo Binda e da qui nacque il soprannome che lo ha accompagnato per tutta la vita.
La guerra mise un freno alle due ruote, anche se, artigliere a Piacenza, tornava spesso a casa in bicicletta. Nel primo dopoguerra intraprese un'attività nel settore tessile. In quegli anni fu anche impegnato in Comune, come consigliere e assessore, una sorta di «sindaco» di Barzizza cui tanti si rivolgevano per problemi e necessità. Credeva nell'impegno civico, fu fra i promotori dell'allargamento della strada, dell'installazione di acquedotto, fognatura e pubblica illuminazione. Insieme al parroco don Bonesi fece nascere l'asilo e si adoperò per il completamento della scuola elementare. Sul finire degli anni '60 si rimise in gioco con un bar-trattoria, meta di compagnie di amici per serate memorabili. Ad assisterlo oltre alla naturale voglia di fare e alla famiglia, anche la passione per la musica, che lo accompagnava sin da bambino. A soli 7 anni suonava il mandolino, ma si destreggiava anche al pianoforte, alla fisarmonica e al contrabbasso, sua ultima passione.
Aveva fatto parte della «Pastorèla», il gruppo che anima le notti natalizie a Gandino. Era un riferimento per tanti, soprattutto per le figlie che sino all'ultimo ne hanno apprezzato i consigli preziosi, spesso condensati in sapienti battute di spirito. Era un consigliere importante per Marisa, dirigente scolastica a Gromo, Rosaria, già assessore a Gandino, e Cinzia, docente a Gandino, per generi, nipoti e amici. Un patriarca, soave come la melodia che ora suonerà in eterno. I funerali a Barzizza, domani alle 15.

 

Autore: 

Giambattista Gherardi

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