Acque, accordo per il Consorzio unico

La nuova società nascerà da quelle della Valle Seriana inferiore, della Valgandino e da Segea

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25/07/2008
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Valle Seriana Dovrebbe essere la volta buona. Lo statuto è stato rivisto (ieri ha ricevuto il via libera del Consiglio provinciale, dopo quello dei Comuni interessati), scongiurando il rischio di un nuovo blitz estivo.
L'agosto scorso, infatti, la fusione tra Consorzio depurazione Valle Seriana inferiore, Consorzio territorio e ambiente Valgandino e Serio gestione acque spa (Segea) era saltata davanti al notaio, per la marcia indietro, all'ultimo minuto, di alcuni paesi (i cinque della Valgandino e Nembro) che avevano fatto mancare il quorum del 70%. Il dissidio (visto dai leghisti come un «complotto» del centrosinistra) era nato sulla possibile concorrenza che la nuova società avrebbe svolto nei confronti di Uniacque, la società unica per la gestione del ciclo idrico integrato, a cui per ora hanno aderito 220 Comuni bergamaschi. Lo statuto è stato ritoccato (specificando che il costituendo «Consorzio territorio e ambiente Valle Seriana spa» sarà una patrimoniale, per la gestione finanziaria degli impianti di depurazione di Ranica e Casnigo) e nella assemblea straordinaria convocata oggi (alle 18 nella sede del Consorzio di Ranica) per l'approvazione e ratifica della fusione non dovrebbero esserci sorprese.
I vantaggi dell'operazione sono stati sottolineati anche nel Consiglio provinciale di ieri, da Francesco Cornolti (capogruppo del Pd) e Yvan Caccia, consigliere della Lega, dimostrando come il progetto abbia incontrato un favore trasversale alle forze politiche. Si è insistito soprattutto sulla riduzione dei costi che la fusione comporta, con un'economia di circa 65 mila euro all'anno (anche grazie alla costituzione di un unico Consiglio di amministrazione, che verrà nominato in seguito e che probabilmente sarà composto da tre membri). Il Consorzio - a cui aderiranno i comuni di Albino, Alzano, Aviatico, Casnigo, Cene, Colzate, Fiorano, Gazzaniga, Nembro, Pradalunga, Ranica, Selvino, Vertova, Villa di Serio, Casnigo, Cazzano, Gandino e Leffe - avrà quindi funzioni diverse da Uniacque, cui spetta la gestione dei depuratori, degli acquedotti e delle fognature. Su Uniacque si è soffermato Caccia: «Il Consorzio unico in Valle Seriana è una buona operazione perché parte dal basso. Uniacque, invece, rimane un neo per i continui ritardi: doveva partire il 1° gennaio 2007, ora si parla di 1° gennaio 2009».
Un anticipo dell'intervento che la Lega farà oggi in commissione consiliare in Provincia (alle 17), dove si parlerà appunto del nuovo statuto di Uniacque e della proroga alla società del prestito fruttifero di 500 mila euro (proposte che poi dovranno andare in Consiglio provinciale). Intanto il «Sole24Ore» segnala come in otto anni, in Italia, i gestori dei servizi idrici siano dimezzati, passando dai 7.826 del 1999 ai 3.986 del 2007, con la semplificazione della giungla delle microsocietà comunali, avviata dalla legge Galli del 1994 (modificata poi, in alcune linee, nel 2006).

Autore: 

Be. Ra.

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