Accordo dopo 20 anni: la palestra si farà

Servirà anche Cazzano. Il Comune pagherà 200 mila euro per acquistare il terreno da privati

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08/10/2004
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Una nuova palestra per le scuole medie di Gandino e Cazzano. Si spiana, grazie al bonario accordo raggiunto dal Comune di Gandino con alcuni privati, la strada per la costruzione della nuova struttura, che sarà a servizio delle scuole medie di Gandino e Cazzano e delle società sportive dei due paesi. L'annuncio è stato dato dal sindaco di Gandino, Gustavo Maccari (lista civica «Insieme per Maccari sindaco»), in Consiglio comunale e l'intesa perfezionata pare destinata a porre fine a un'annosa vicenda. Sono stati molti infatti i contrattempi e le complicazioni che hanno ritardato la realizzazione di un'opera molto attesa.
Soprattutto l'accordo con uno dei privati, proprietario dei terreni su cui sorgerà la struttura sportiva, permetterà di chiudere il capitolo delle cause legali - sono ben tre quelle in corso, tra appelli e ricorsi al Tar e al Capo dello Stato - in atto da anni tra l'Amministrazione e la parte privata. In forza dell'intesa raggiunta il privato rinuncerà alle cause pendenti e cederà il terreno sul quale sorgerà il complesso sportivo realizzato in consorzio dai due Comuni.
La storia della palestra delle scuole medie risale al 1985 (amministrazione Elena Pasini, Democrazia Cristiana) quando fu conferito l'incarico per la progettazione esecutiva dell'opera all'ingegnere Giuseppe Damiani. Due anni dopo si dava l'avvio alla procedura di occupazione d'urgenza delle aree interessate all'intervento. Nel 1991 fu dato incarico all'architetto Giacomo Ghilardini per la predisposizione di un nuovo progetto di palestra, per un costo complessivo di 700 milioni di lire. Nel 1996 (amministrazione Marco Ongaro-Lega Nord) fu redatto un disciplinare di incarico allo stesso tecnico, di revisione, progettazione, direzione cementi armati, progettazione impianto elettrico e termoidraulico. L'intervento, suddiviso in due lotti, fu inserito nel piano delle opere pubbliche e la spesa quantificata in un miliardo e 879 milioni di lire. Nel '97 fu indetta l'asta pubblica e i lavori aggiudicati all'impresa Tecnoimpianti di Ragusa. Allo stesso tempo fu attivata la procedura di esproprio per pubblica utilità dell'area interessata alla costruzione.
Contro la decisione del Comune la proprietaria dei terreni oppose ricorso al Tar. Il contratto con la Tecnoimpianti fu rescisso nel '99 e i lavori affidati alla società Schiavi, seconda classificata nella gara di appalto. Nel 2000 fu dato all'architetto Marco Zappella l'incarico di coordinatore la progettazione e messa in sicurezza del cantiere, all'architetto Massimo Facchinetti quello di svolgere una perizia modificativa del progetto e all'ingegnere Giovanni Bosi la redazione del progetto delle strutture. In questa girandola di progetti, incarichi e tecnici, che ha comportato un costo complessivo di circa 150 mila euro e nel susseguirsi di cause legali (costate 246 mila euro) tra Comune, progettisti e imprese (anche alla società Schiavi nel 2000 è stato imposto il fermo lavori e poi rescisso il contratto con conseguente richiesta di risarcimento danni da parte sua) in cui è arduo orientarsi e raccapezzarsi, il cantiere ha registrato solo l'erezione di una gru nell'area della costruenda palestra.
Nel frattempo, attraverso un'intesa tra i due Comuni consorziati (Gandino e Cazzano), l'ubicazione dell'edificio da realizzarsi è stata ridefinita e spostata rispetto alla collocazione originaria in modo da insistere sui due territori comunali, anche perché le spese di costruzione e di gestione siano più equamente ripartite. Appianate le vertenze legali grazie all'accordo consensuale delle parti, che hanno concordato in 200 mila euro la valutazione del terreno acquisito dal Comune, ora il progetto dell'opera sarà sottoposto a verifica, per adeguarlo eventualmente alle nuove normative e aggiornarlo nei costi. Una volta sistemati poi il contenzioso con l'impresa Schiavi e le altre pendenze in essere, finalmente la storia infinita e tormentata della palestra (circa mille metri quadrati di superficie) dovrebbe chiudere l'ultimo capitolo e iniziare la fase operativa: l'appalto e l'esecuzione dei lavori, dopo diciannove anni trascorsi tra progettazioni, perizie, incarichi e reincarichi professionali, cause giudiziarie, battaglie politiche e pacificazioni. Forse per gli alunni della scuola media di Gandino e Cazzano sta per avverarsi un sogno che dura da quattro lustri. Il bonario accordo raggiunto per l'acquisizione del terreno ne è il primo passo concreto.

Autore: 

Franco Irranca

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