“Una Donna vestita di sole - Iconografia dell’Immacolata Concezione”: è il titolo dell’importante mostra allestita a Roma in occasione del centocinquantesimo anniversario della proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione (istituito nel 1854 ad opera di Pio IX). Una rassegna di primissimo piano (la più importante presentata nella capitale quest’anno) con oltre cento opere esposte tra dipinti di grandi maestri, codici e manoscritti provenienti dalle più celebri biblioteche di tutto il mondo, sculture, preziosi oggetti di culto, paramenti sacri e documenti storici.
Per l’occasione, su richiesta della Pontificia Commissione Beni Culturali della Chiesa, è stata prestata e trasportata a Roma la Statua in argento che ritrae la “Madonna del Patrocinio” normalmente custodita nel sacello del tesoro del Museo della Basilica di Gandino. La statua fu realizzata da Andreas Wicker ad Augsburg nel 1652 circa.
Si tratta di una nota di particolare orgoglio per la comunità di Gandino, che si unisce ad altri importanti conferimenti ce fanno di Gandino un centro di livello internazionale per quanto riguarda opere e oggetti di arte sacra. Lo scorso autunno infatti il dipinto, raffigurante la “Crocefissione con i santi Placido, Gaetano di Tiene, Gertrude, Giovanni Marinoni, Mauro, Candida e Tecla” è stato infatti prestato alla pinacoteca cantonale Zùst di Rancate (Canton Ticino) in occasione di una importante mostra intitolata “I David: due pittori tra Sei e Settecento (Lugano, Venezia, Parma e Roma)”.
La mostra ha portato alla riscoperta della figura di Lodovico Antonio David, pittore e trattatista, nato a Lugano nel 1648 da una famiglia originaria di Friburgo, e di suo figlio Antonio, nato a Venezia nel 1684 circa, celebre ritrattista nella Roma del primo Settecento. Particolare menzione merita Silvio Tomasini, repsonabile del gruppo Amici del Museo e coordinatore delle varie attività promozionali dell’istituzione parrocchiale gandinese.