A nuovo il tetto della basilica. E adesso si passa al sagrato

Iniziati i lavori per rifare la pavimentazione in ciottoliUn intervento da 90.000 euro, interamente finanziato dal Comune

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Data pubblicazione: 

24/02/2012
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Il tiburio della basilica, con la copertura in coppi che è stata rinnovata

È tutto sottosopra a Gandino il sagrato della basilica, dove sono iniziati i lavori di sistemazione della pavimentazione nella zona carrabile, di pertinenza del Comune. Un intervento programmato già lo scorso autunno e rinviato a febbraio per evitare disagi nel periodo natalizio, ma anche garantire, evitando il gelo polare, una resa ideale dei materiali utilizzati.
«I lavori – spiega il sindaco Gustavo Maccari – sono stati affidati all'impresa Edilporfidi Fratelli Bigoni di Ardesio, su progetto dei gandinesi Gustavo Picinali e Fernando Spampatti. Sono previste opere per circa 90.000 euro. Il confronto con la Sovrintendenza nei mesi scorsi ha dato il via libera alla formazione di una fascia di camminamento in pietra grigia, vicino alle abitazioni che si affacciano sulla piazza. Una novità sostanziale, che sarà collegata con il tratto di marciapiede e la scala realizzati dalla parrocchia cinque anni fa, nell'ambito della messa in sicurezza del muro verso via Loverini».
Il sagrato della basilica (formalmente piazza Emancipazione, a ricordo dell'atto siglato dai gandinesi nel 1233) è per buona parte proprietà della parrocchia, fatta salva la parte carrabile oggetto dell'attuale intervento. I lavori, che riguardano anche i sottoservizi, dovrebbero essere completati a primavera inoltrata. Sarà mantenuta la pavimentazione a ciottoli, nonostante l'elevata pendenza della strada e il traffico sostenuto ne rendano problematica la stabilità. «Si è deciso – continua Maccari – di "annegare" i ciottoli in un sottofondo di resina steso su un supporto rigido, che poi verrà ricoperto dalla tradizionale sabbia di costipamento. Inoltre, per ridurre l'effetto dilavatore della pioggia, verrà introdotta la compartimentazione orizzontale, come fatto sull'area di proprietà parrocchiale. Visivamente i due settori verranno più omogenei».
Il cuore monumentale di Gandino è stato oggetto in questi mesi anche di un altro intervento, che ha riguardato la copertura dell'imponente tiburio della basilica. «Non era più rinviabile – spiega il parroco don Innocente Chiodi –, visto il costante scivolamento dei coppi dovuto alla notevole pendenza e all'usura del tempo. Si è resa necessaria la sostituzione di parte di essi e la verifica dell'assito sottostante, per evitare un degrado maggiore».
I lavori, dell'impresa Edilpüra di Bellarmino Ongaro, hanno comportato spese per oltre 92.000 euro. Uno sforzo non indifferente per le casse parrocchiali. «Confidiamo – spiega il parroco – nella grande attenzione che i gandinesi riservano da sempre ai beni della parrocchia, nonostante la crisi».

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