A Gandino viveva in centro ma appartato

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30/08/2008
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La notizia che un cittadino senegalese residente a Gandino, Alì Ndiogou, 40 anni, sia stato fermato per essere implicato nel delitto di Vertova ha suscitato clamore anche nel centro della Valgandino, dove vive una comunità senegalese molto numerosa: sono una settantina, il gruppo più numeroso dopo quello dei marocchini costituito da un centinaio di persone.
«Gli stranieri a Gandino hanno dato vita ad una Consulta, è una delle prime esperienze in provincia di Bergamo, che ha rinnovato i suoi organi statutari all'inizio dell'anno – spiega Francesco Bergamelli, consigliere comunale e referente della consulta –. Siamo dispiaciuti per quanto è accaduto e che turba l'ambiente tranquillo degli extracomunitari. Attendiamo la conferma alle ipotesi investigative prima di dare giudizi». «Ci auguriamo che nessuno voglia speculare sull'episodio senza essere in possesso di elementi certi – continua Bergamelli –, perché si potrebbe compromettere il lavoro fin qui svolto positivamente dalla Consulta degli stranieri che, tra l'altro, nello scorso mese di luglio ha dato vita in piazza Vittorio Veneto ad una festa interetnica dedicata al Marocco, a cui ha partecipato gran parte della colonia di stranieri che vivono e lavorano a Gandino o nei paesi limitrofi».
Del senegalese fermato dalla magistratura, Bergamelli non è in grado di fornire notizie: l'uomo, che vive in un appartamento in vicolo Purgatorio, dietro la basilica, a due passi dalla piazza principale del paese, abita assieme ad altri tre connazionali. Gente che vive appartata, lavora, non si concede troppe distrazioni. Non sorprende quindi che in paese siano poco conosciuti. La Consulta, istituita alcuni anni fa per favorire e promuovere l'integrazione degli stranieri nella comunità locale, ha espresso, con votazioni democratiche, un presidente, il marocchino Abdelaziz Zraiba e un vice presidente, di nazionalità senegalese, Jean Marie Mendy.
«La persona che è stata fermata – precisa Mendy – non fa parte della Consulta degli stranieri né ha mai partecipato alle sue attività o è intervenuta agli incontri. Io stesso lo conosco superficialmente e non ho avuto rapporti con lui. So che vive nel centro storico di Gandino, che è sposato con una conterranea che vive in Senegal e che hanno una figlia. Ignoro quale attività lavorativa svolga dopo che da Leffe, dove l'ho conosciuto, si è trasferito a Gandino. So che in passato ha lavorato per la ditta Bernini con la quale, per un infortunio sul lavoro, ha avuto un contenzioso finito in tribunale».

Autore: 

F. I.

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