A Gandino la mostra del pittore della casa di riposo

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Data pubblicazione: 

01/06/2007
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Ezio Seminati al cavalletto.
Uno scorcio con la porta di Pozzo.
L'atrio d'ingresso della casa di riposo di Gandino diventerà per due giorni una sala esposizioni d'eccezione. In mostra, grazie all'iniziativa degli animatori, all'aiuto delle volontarie dell'associazione Omnia Vitae onlus e al patrocinio del Comune, sabato e domenica l'artista Ezio Seminati esporrà le sue opere.
In paese l'arte è elemento innato nella sensibilità di molti e probabilmente anche il signor Ezio di Bergamo (all'anagrafe il nome corretto è Prezioso), ospite della casa di riposo da circa tre anni, ha respirato questa atmosfera. Nato nel 1936, Seminati è stato per anni progettista edile, ma sin da ragazzo ha manifestato la passione per il disegno. Ha sperimentato diverse tecniche, perfezionandosi nella pittura a olio con paesaggi, nature morte, ritratti di personalità religiose (numerosi i Papi), riproduzioni di icone russe e greche.
In questi ultimi anni si è appassionato alla storia di Gandino e agli scorci monumentali, ancora esistenti oppure solo rintracciabili nei volumi di storia locale. Non è insolito trovare il signor Ezio fermo davanti a una chiesetta o a un particolare scorcio, con la matita e l'album da disegno in mano, intento a «fotografare» sulla carta ciò che il suo occhio attento riesce a cogliere.
Lo scorso anno l'artista ha avviato una rubrica sul bimestrale «La Voce», il notiziario della Fondazione Cecilia Caccia Del Negro (la casa di riposo), dove è stata pubblicata gran parte dei lavori che ora vengono messi in mostra. Si tratta di diciotto disegni a china o matita, che si potranno anche acquistare, cui si unirà una carrellata fotografica riguardante le maggiori opere che Ezio Seminati ha realizzato negli anni.
Il ricavato della vendita delle opere sarà destinato al sostegno dei bambini dell'India e una parte residua sarà utilizzata per il progetto «Nuovo giardino» avviato dai volontari della casa di riposo, che intendono realizzare un'area verde. La mostra sarà aperta sabato dalle 15 alle 18 e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.

Autore: 

Giambattista Gherardi

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