A Gandino calici in carta argentata; Piccoli eredi dei Fantoni ad Alzano

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01/11/2008
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Per visitare i Musei diocesani c’è l’«Artebus»

Un sito Internet tutto nuovo e, soprattutto, una guida per insegnanti e famiglie alla scoperta delle proposte che i Musei della diocesi riservano ai visitatori più piccoli. Su www.retemuseibergamo.it e sul nuovo opuscolo illustrato, vengono dettagliate tutte le informazioni utili per allestire un'attività scolastica stimolante e creativa oppure, perché no, per trascorrere una giornata divertente e istruttiva con i propri figli. Oltre al Bernareggi i dipartimenti della Rete dei musei diocesani comprendono anche Gandino, Alzano e Romano, che pure propongono attività didattiche particolarmente interessanti. È soprattutto la storia del tessile a intrecciarsi con l'attività del Museo di Gandino, attivo dal 1929 a lato della monumentale basilica di Santa Maria Assunta e retto da Silvio Tomasini. Alla base della ricca dotazione del museo ci sono la munificenza e la fede dei mercanti gandinesi di pannilana, che percorsero nei secoli le vie commerciali di mezza Europa, portando a Gandino oggetti artistici di assoluto valore. Un primo percorso è denominato proprio «Il mercante di stoffe». Dopo la visita guidata «Il telaio magico» consentirà di approfondire le tecniche della tessitura e della tintura, toccando con mano i pregiati tessuti. Un secondo percorso è dedicato agli ori e agli argenti: i ragazzi potranno creare con materiali alternativi calici, piatti e ostensori con carta d'alluminio. Il riferimento è agli ori e agli argenti (su tutti il maestoso altare maggiore montato sei volte l'anno in basilica) conservati nel museo. Un'ultima attività focalizza l'attenzione dei giovani visitatori sulle Confraternite (a Gandino ve ne sono ancora quattro in attività, riconducibili alle varie chiese sussidiarie), soffermandosi sulle opere donate alla parrocchia da questi gruppi, fra cui anche i «macabri» esposti al museo. Si tratta di particolari tele che venivano appese in basilica in coincidenza con il Triduo dei morti, quando viene innalzata la maestosa raggiera.
Le attività del Museo di Alzano sono legate alla basilica di San Martino e alle sacrestie. Particolare rilievo hanno le opere in legno commissionate alla dinastia dei Fantoni. Le sacrestie sono complessivamente tre, utilizzate per collegare la canonica alla basilica. Per completare i lavori furono chiamati successivamente anche i maestri Caniana, di Romano. Le attività didattiche offrono in questo caso «La bottega del legno»: i ragazzi vengono introdotti a conoscere i Fantoni e i Caniana, scoprire i vari legni e gli strumenti per lavorarli, provare a cimentarsi in un intarsio. Nel percorso «La bottega dell'artista» scoprono i colori e le ricette antiche per crearli, mentre in un ulteriore laboratorio seguono il percorso della Via Crucis e le simbologie in essa presenti.
Anche il Museo d'arte e cultura sacra di Romano ha articolato le proprie proposte e dalla prossima primavera sarà pure protagonista di un nuovo cartone animato prodotto da Nikita Design. C'è la sezione «Ludomuseo», i cui percorsi perseguono la stimolazione di un primo contatto giocoso e divertente con il museo. Ecco allora la «Storia di un piccolo curioso», dove il personaggio di un dipinto diventa il protagonista di una storia fantastica, oppure il «Filo di Arianna», che collega tra loro le opere; i bambini lo dovranno seguire attraverso tracce divertenti e coinvolgenti, per arrivare al traguardo.
Le attività «Sguardi in erba» stimolano i bambini a osservare con attività-gioco come «Cercaimmagine», dove attraverso l'ascolto di un brano sono invitati a individuare il dipinto corrispondente. Non mancano esperienze di animazione, con laboratori che invitano i ragazzi a «entrare nei panni» dei personaggi, animando così il dipinto osservato nell'esposizione, con tanto di scenografia specifica. Completano l'offerta percorsi investigativi e giochi di memoria. Info: www.retemuseibergamo.it.
 

Autore: 

G. B. G.

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