Con una gara tatticamente perfetta la formazione serianaha fermato il Mazzoleni, finalista anche l’anno scorso
OR. GANDINO 3
MAZZOLENI 1
OR. GANDINO: Castelli, R. Bonazzi, Campana, Masserini, Carnazzi, Merelli, S. Bonazzi, Spampatti, P. Moretti, Tonelli, Loglio, S. Moretti, Canali, Robecchi, Ongari, Mascheretti. All. Tonelli, Bertocchi. Acc. Piazzini.
MAZZOLENI: J. Carminati, Pellegrini, V. Frosio, C. Carminati, Cassotti, Todeschini, I. Frosio, Personeni, Pizzoli, M. Carminati, Pizzagalli, M. Mazzoleni, F. Mazzoleni, Di Matteo, Pacini, Locatelli, Franchini. All. R. Frosio. Acc. Asiatico.
PONTE GIURINO Nella magica atmosfera della serata della finale del trofeo Bresciani, l'Or. Gandino corona il sogno di tutta una stagione: il trionfo da parte della squadra della Val Gandino, infatti, ha un gusto forte e un significato profondo, che fanno da giusto epilogo per la stagione vissuta. La partita è vibrante e il pubblico sugli splati è veramente esagerato: una cornice di persone che sta tutta attorno al campo, a inneggiare, a cantare, a gridare o semplicemente a godere di uno spettacolo che ha poco dei grandi appuntamenti internazionali, ma - ci permettiamo di dirlo a testa alta - molto del made in Bergamo... quasi un prodotto di origine controllata e protetta.
Un po' come il salame o il "pa e strinù" (anche se nelle diverse parti dell'orbe orobico la dicitura varia da paese a paese: ma, alla fine basta che "l'sies bù") che fanno da necessario contorno a questa grande festa dello sport, a braccetto con quanto portano di intrinsecamente significativo: attorno a quel campo c'è una grande amicizia, che consente che si tifi per una squadra o per l'altra, che si vinca o che si perda, ma che alla fine ci si dia appuntamento, quasi inevitabilmente ad un'altra occasione così.
La gara in questo modo, può prendere il via in un grande clima e viaggiare sui binari di un match molto sentito. Sicuramente è così per il Mazzoleni, che si presenta alla finale per il secondo anno di fila, dopo aver perso nel confronto della scorsa stagione a Dossena contro il Selino Alto. La determinazione dei valdimagnini è alta, ma la squadra fatica a produrre gioco e si affida soprattutto alle doti di palleggio del suo punto di riferimento offensivo Pizzoli, il quale, però, non riesce a divincolarsi dalla stratta morsa dei difensori gandinesi. Proprio l'Or. Gandino approfitta di questa situazione per colpire in velocità.
Essendo la retroguardia del Mazzoleni particolarmente organizzata, i giocatori di Gandino non riescono a portarsi nei pressi della porta avversaria, conquistando, tuttavia, importanti calci di punizione. Proprio su punizione, al 10', arriva il gol del vantaggio dell'Or. Gandino: il protagonista della conclusione è P. Moretti, che centra in pieno una fessura creatasi nella barriera avversaria e infilando la sfera dove il portiere Carminati non può arrivare. Lo stesso P. Moretti ci riprova al 22', ma stavolta è la traversa a dire no al numero 10 gandinese. Prima del termine del 1° tempo c'è spazio per una bella girata di Pizzoli, che termina di poco a lato.
Dopo un primo tempo così, nella ripresa ci si attende una reazione del Mazzoleni, ma l'Or. Gandino decide di non concederne il tempo agli avversari e chiude la gara nei primi minuti, con un uno due che fa calare visibilmente il morale dei valdimagnini. Il gol del 2-0 arriva al 2', con una gran conclusione di S. Bonazzi dalla fascia sinistra; a portare a 3 il bottino dell'Or. Gandino ci pensa ancora una volta P. Moretti, che ancora su punizione non lascia scampo a Carminati. Sotto di 3 reti, il Mazzoleni si porta in avanti con continuità, ma alla sagacia tattica e alla precisione balistica mostrate dai giocatori di Gandino si aggiungono le prodezze del portiere Loglio, che dà sicurezza alla sua squadra, intervenendo perentoriamente sulle conclusioni più pericolose del Mazzoleni.
Nel finale c'è spazio anche per il gol del team di Mazzoleni, che non può certo consolare per la seconda finale persa, ma porta in sé i frutti dell'impegno profuso dalla squadra in un'intera stagione. Il triplice fischio regala, così, all'Or. Gandino, la gioia di poter alzare il trofeo Bresciani dopo 13 anni.