Rataplam, sonate e ballate
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Presentazione del nuovo CD di Rataplam.
Dopo il bel lavoro Fila balà fila cantà, del 2009, il gruppo di Mapello ha proseguito con convinzione la propria strada, continuando non solo a prodursi un po’ ovunque (sul territorio, nel resto d’Italia e all’estero), in formazione arricchita, ma anche a scavare nel reportorio locale, per dar voce e suono alla più schietta tradizione musicale della regione: ne è nato il nuovo album, composto da 9 brani strumentali, tonalmente unitari, intercalati da cinque canti « firmati », come al solito, dalle voci preziose di Marisa Isacchi e Maria Teresa Villa.
Il filo conduttore di Sonate e ballate è dato dal repertorio di motivi in parte inediti, recuperati per lo più dalla folta tradizione campanaria di Gandino (Valgandino) e declinati in forme variamente « ballabili »: valzer, scottish, tarantella, mazurka. Per alcuni pezzi, poi, la riproposta interviene praticamente in extremis, grazie all’intuizione dei responsabili che si sono affrettati a raccogliere l’apporto memoriale di esperti artigiani del suono i quali, negli ultimi anni, sono stati spinti a mettere da parte la loro arte a causa di problemi di salute e di anzianità, o dell’elettrificazione sistematica delle campane, quando non della pura e semplice eliminazione delle tastiere dalle torri campanarie.
Il loro repertorio rivive felicemente qui, in un’esecuzione rispettosa degli originali, a base di campanine, xilofoni, fisarmonica, chitarre, mandolino, baghèt, tromba percussioni e contrabbasso, mossi da mani sapienti.
Il ricco apparato informativo è curato con competente passione da Maria Teresa Villa: esso si fonda in larga parte sugli studi specifici (citati alla lettera per ogni brano), ma anche sulle informazioni di prima mano, ricevute dagli ultimi rappresentanti di questa squillante tradizione : in primissimo luogo, dal musico e archivista Mario Castelli col nipote Fabio Rinaldi.