Michele, Giovan Battista e Carlo Frana

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La copertina del volume

Restauratori, pittori, decoratori gandinesi

Fernando Noris
Pro Loco Gandino
Catalogo pubblicato in occasione della Mostra Antologica dedicata ai Frana

72 pagine, 2001

Presentazione

Per i cultori dell'arte locale, sarà certamente una gradita sorpresa la mostra dedicata a Michele Frana e ai suoi figli Carlo e Battista; e ancor più questo catalogo che per la prima volta presenta al pubblico una serie di opere finora custodite, con amore quasi geloso, tra le mura domestiche che furono care ai nostri pittori.

Una vera scoperta accompagnata dalla parola rivelatrice di Fernando Noris, da lungo tempo frequentatore degli artisti gandinesi, al quale si devono apprezzati saggi che fanno giustizia di un'arte che troppo spesso è liquidata come provinciale, quasichè lontano dalle metropoli l'uomo non sia in grado di guardare, sentire, capire, interpretare.

E' la prima personale di Michele Frana e questo la dice lunga sul suo carattere schivo che faceva del dipingere un momento di raccoglimento, di osservazione, di meditazione per se stesso.

Oggi, a 38 anni dalla sua scomparsa, ci vengono proposte numerose opere inedite, mai esposte in gallerie, mai pubblicate se non con rarissime eccezioni. E ci accorgiamo che Michele fu un vero artista, che seppe guardare, sentire, capire, interpretare.

Conosciuto più per la sua attività di decoratore e di restauratore (quante chiese e palazzi in Italia e all'estero lo videro al lavoro!), forse anche per la sua riservatezza, non aveva voluto presentarsi in veste di pittore. Oggi, grazie anche ai familiari, tra i quali va ricordato il figlio don Giovanni, si apre il sipario sulla sua lunga attività pittorica e lo vediamo parlare il linguaggio del vero artista.

Nel suo lavoro fu coadiuvato dai figli Battista, prematuramente scomparso, e Carlo; anch'essi hanno coltivato la pittura e le opere che sono in mostra evidenziano come siano riusciti a cogliere l'eredità paterna e trasformarla in un'esperienza autonoma. La bottega d'arte dei Frana viene così messa nella giusta luce quale capitolo importante non solo della storia artistica gandinese.

L'iniziativa, certamente encomiabile, è promossa dall'assessore comunale alla cultura Marco Franchina, l'organizzazione è frutto del lavoro della Pro Gandino presieduta da Renzo Aresi e di numerosi volontari coordinati da Agostino Motta.

L' esposizione è allestita nel Convento delle Suore Orsoline, cornice ideale per una manifestazione di grande rilievo che ha riscontrato interesse anche nell'Amministrazíone Provinciale, infatti è stata messa a disposizione la sala di via Camozzi a Bergamo per una vetrina sull'arte decorativa dei Frana.

La mostra rientra nel progetto culturale I Maestri, un programma pluriennale finalizzato a riscoprire i numerosi artisti gandinesi; questa è l'ottava edizione e già si prepara per la celebrazione nel 2004 del grande maestro Ponziano Loverini, al quale ogni artista gandinese tra Ottocento e Novecento ha fatto riferimento

Antonio Savoldelli