Quirino Gasparini (Musicista e Compositore)

Quirino Gasparini. Dipinto del1775 (Bologna, Civico Museo Bibliografico Musicale)
Sonata 111, in si bemolle maggiore, dai Sei Trio Accademici a due Violini e un Violoncello, opera prima di Quirino Gasparini (Parigi, Le Clerc, gravé par Gerardin, 1755 ca.), pag. 1 della parte di violino l

Gandino, 24 ottobre 1721 – Torino, 30 settembre 1778

Note biografiche

Intraprese gli studi per divenire sacerdote (ordinato nel 1745), ma dedicò la sua vita alla musica divenendo un prolifico compositore di musica sacra.
Appresi i primi rudimenti musicali a Bergamo, fu nel 1737 a Milano per studiare composizione sotto la guida di Giovanni Andrea Fioroni, all'epoca maestro di cappella del duomo, e successivamente a Bologna per perfezionarsi con Padre Martini. Quindi nel 1751 diventò membro dell'Accademia Filarmonica di Bologna.

In seguito fu in viaggio attraverso l'Italia: nel 1756 rappresentò a Milano la sua prima opera, Artaserse, nel 1758 fu a Roma e successivamente a Napoli. Tornato a Bergamo nel 1759, non riuscì ad ottennere il posto di direttore della cappella della Basilica di Santa Maria Maggiore, carica, però, che ricevette per il Duomo di Torino il 1º novembre 1760. Mantenne questa posizione fino alla morte.

I Mozart (Leopold Mozart e il figlio, allora quindicenne, Wolfgang Amadeus.) giunti a Torino nel 14 gennaio 1771, si recarono a Torino per visitare la scuola di violino di G.B. VIOTTI, ed incontrare altri musicisti piemontesi G. Pugnani, F. Saverio Giaj, ed il maestro di cappella del Duomo di Torino Quirino Gasparini.

Wolfgang Amadeus Mozart volle appuntarsi su un foglio la partitura del mottetto «Adoramus te Christe» a quattro voci e basso continuo composto da Gasparini. Quel foglio autografo di Mozart, ma senza riferimenti a Gasparini, è oggi conservato nella Biblioteca Statale di Berlino e per oltre un secolo ha fatto attribuire il brano al salisburghese, con tanto di inserimento al numero 327 nel catalogo Köchel. Solo nel 1922 Hermann Spiess, maestro di cappella a Salisburgo, segnalò la corretta attribuzione al musicista bergamasco, grazie ad un altro manoscritto oggi conservato nell’archivio della Cattedrale di Salisburgo.

Tra i suoi lavori spicca l'opera "Mitridate, re di Ponto", rappresentata al Teatro Regio di Torino il 31 gennaio 1767, il cui libretto fu musicato anche da Wolfgang Amadeus Mozart a Milano qualche anno più tardi.

Nel 2002 il Comune di Gandino ha pubblicato un cd con l'esecuzione di suoi trii e sonate.

Una delle numerose esecuzioni dell'Adoramus te, Christe presenti su youtube

Stabat Mater

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Ultima modifica: 

13-06-2016